I bambini della “Don Bosco” saranno ospiti del Liceo classico – VIDEO
LAMEZIA TERME Un inizio di anno scolastico travagliato quello di 42 bambini di Lamezia Terme che avevano chiesto, già a gennaio, di essere iscritti nell’istituto scolastico “Ardito Don Bosco” le cui…

LAMEZIA TERME Un inizio di anno scolastico travagliato quello di 42 bambini di Lamezia Terme che avevano chiesto, già a gennaio, di essere iscritti nell’istituto scolastico “Ardito Don Bosco” le cui famiglie, ai primi di agosto si erano sentite dire che non c’erano aule per i propri pargoli. Un problema che aveva fatto emergere attriti tra l’amministrazione comunale e la dirigenza della scuola, rappresentata da Maria Eugenia Basile. Basile aveva chiesto due nuove aule e afferma che l’amministrazione, sulla parola, aveva garantito che avrebbe provveduto. Salvo poi ricevere a fine luglio una lettera di diniego «motivato dal rispetto della normativa di settore ed in particolare dall’obbligo del mantenimento degli indici di funzionalità didattica».
«Il sindaco – racconta oggi Basile – dice di aver pensato ad una soluzione ma, in realtà, sono io che ho proposto a lui la soluzione di cui parla. Io avevo chiesto a Mascaro di attivarsi, insieme alla Provincia e alla Regione, per trovare un luogo adatto per i 42 alunni. La soluzione ottimale, almeno per ora e fin quando i lavori non saranno conclusi, è utilizzare alcune aule del Liceo classico Fiorentino di Lamezia».
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LA SOLUZIONE Alla fine, insomma, la soluzione sembra essere stata trovata: 29 bambini (gli altri hanno chiesto il nulla osta) per quest’anno saranno ospitati in due aule del Liceo classico che è di pertinenza della Provincia. La promessa è che dal prossimo anno scolastico potranno prendere posto alla “Don Bosco”.
LE PROMESSE «A gennaio scorso – dice la Basile – al termine delle vacanze natalizie, ho incontrato l’assessore Astorino per esporle la problematica dell’istituto e mi ha chiesto di presentarle un progetto. Io l’ho fatto qualche settimana dopo ma per mesi non ho ricevuto alcuna risposta fino al 26 luglio scorso».
«Io – conclude la Basile – non capisco perché ci abbiano messo così tanto a darmi una risposta e non capisco perché abbiano creato questa situazione, creando enormi disagi non solo a me, ma soprattutto a 42 alunni e ai loro genitori».