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Corruzione all’Asp di Catanzaro, sospesi un funzionario e due ufficiali del Nisa

CATANZARO Il direttore amministrativo dell’Asp di Catanzaro e due ufficiali di polizia giudiziaria sono stati raggiunti da misure cautelari personali interdettive eseguite dalla guardia di finanza. …

Pubblicato il: 15/09/2017 – 9:21
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Corruzione all’Asp di Catanzaro, sospesi un funzionario e due ufficiali del Nisa

CATANZARO Il direttore amministrativo dell’Asp di Catanzaro e due ufficiali di polizia giudiziaria sono stati raggiunti da misure cautelari personali interdettive eseguite dalla guardia di finanza.  Si tratta di Francesco Santoro, 59 anni, funzionario del Nisa (Nucleo investigazione sanità e ambiente), Giuseppe Pugliese, 49 anni, direttore amministrativo dell’Asp di Catanzaro e Francesco Lucia di 48 anni funzionario anch’egli del Nisa. Sono indagati a vario titolo per corruzione in atti giudiziari e falso ideologico in atto pubblico. 
Il provvedimento è stato emesso dal Gip di Catanzaro, Barbara Saccà su richiesta del sostituto procuratore Fabiana Rapino titolare dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Bombarieri.
In particolare nel corso delle indagini condotte dalle fiamme gialle su delega della Procura, i finanzieri avrebbero accertato che Santoro – che stava operando nell’ambito di una distinta indagine quale organo di polizia giudiziaria – si sarebbe adoperato per evitare l’iscrizione nel registro degli indagati del direttore amministrativo dell’Asp di Catanzaro. Proprio a questo scopo il funzionario del Nisa, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe redatto un atto falso indirizzato alla Procura competente dell’inchiesta grazie anche alla complicità di Francesco Lucia, altro collega della stessa struttura.
A seguito di questo “aggiustamento”, il direttore amministrativo si sarebbe adoperato per far assumere la figlia di Santoro prima con un contratto a tempo determinato in seno all’Asp di Catanzaro e poi tramutato in contratto a tempo indeterminato.
I provvedimenti cautelari eseguiti dalle fiamme gialle hanno comportato l’interdizione da pubblico ufficio per un anno di Pugliese e Santoro e per 6 mesi per Lucia.

GIP: CONSOLIDATE FORME DI COLLUSIONE TRA INDAGATI «Le emergenze istruttorie hanno svelato consolidate forme di collusione tra gli indagati tali da far desumere un totale asservimento delle funzioni di polizia giudiziaria agli interessi di natura personalistica». È quanto sostiene il gup del Tribunale di Catanzaro Barbara Saccà nel provvedimento con cui ha disposto l’interdizione del direttore amministrativo dell’Asp di Catanzaro Giuseppe Pugliese e dei due ufficiali di polizia giudiziaria Franco Santoro e Massimo Lucia accusati di corruzione in atti giudiziari e falso ideologico in atto pubblico. In particolare, gli inquirenti hanno intercettato Pugliese al telefono con il titolare di una azienda che fornisce servizi informatici all’Asp. 
Al centro del dialogo la richiesta del direttore amministrativo di assumere la figlia di Santoro a tempo indeterminato. Lo stesso imprenditore catanzarese, sentito dagli inquirenti, spiegherà di aver assunto la giovane, priva delle competenze richieste, solo per il “forte interessamento” di Pugliese. Proprio il direttore amministrativo in un colloquio telefonico gli svelerà il perché di tanto interessamento: «Mi informano di tutto».

 

 

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