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«Asp di Reggio accreditata per il registro tumori»

REGGIO CALABRIA «Porta la data del 25 settembre 2017 la nota a firma del presidente nazionale AIRTum (Associazione Italiana Registro Tumori) con la quale si informa il direttore generale dell’Asp d…

Pubblicato il: 26/09/2017 – 16:14
«Asp di Reggio accreditata per il registro tumori»

REGGIO CALABRIA «Porta la data del 25 settembre 2017 la nota a firma del presidente nazionale AIRTum (Associazione Italiana Registro Tumori) con la quale si informa il direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria, Giacomino Brancati e la responsabile Epidemiologia della stessa Asp, Filomena Zappia, relativamente alla richiesta di accredito presso quella Associazione del Registro Tumori dell’Asp di Reggio Calabria». A riferirlo, in una nota, è Angelo Rossino presidente dell’associazione Articolo32Calabria.
«In detta nota AIRTum e, nello specifico, la commissione accreditamento, comunica di aver valutato positivamente sia il lavoro svolto nella formazione del Registro tumori Asp Reggio Calabria sia la richiesta di accreditamento presso detto Organismo nazionale, tant’è vero che detta richiesta verrà ratificata dai direttori dei Registri tumori e comunicata ai soci AIRTum in occasione del corso annuale che si svolgerà a Reggio Emilia dal 27 al 29 Settembre 2017. Indubbiamente un fatto in sé positivo – prosegue Rossino -, ma che rischia di rimanere sterile a causa dell’insipienza dell’odierna politica regionale in tema di sanità. Era il 25 marzo 2010 quando la giunta regionale Loiero deliberò l’istituzione del Registro regionale tumori. Bisognerà poi attendere fino al 26 febbraio 2013 quando il direttore generale pro-tempore dell’Asp di Reggio Calabria delibererà l’istituzione del sottoregistro provinciale tumori: quest’ultima data coincide con un triennio di lotte serrate in tutte le sedi istituzionali (consiglio regionale, commissione regionale Sanità, interpelli, audizioni, interrogazioni, convegni ed altro) da parte dell’allora consigliere regionale Giuseppe Giordano per raggiungere questo obiettivo, lo stesso ex consigliere che ringrazieremo a vita per il suo pressante impegno civico e che, purtroppo, con il suo fine mandato è coincisa la fine di ogni attività di stimolo istituzionale verso la politica regionale sanitaria. Infatti, a nulla servirà la legge regionale n. 2/2016 con la quale veniva (re)istituito(?) il Registro regionale tumori! Non siamo mai riusciti a comprendere la ratio di questa norma su una preesistente da 6 anni. Pari dubbi sul rischio di “sterilità” del futuro “RT” vengono difatti nutriti da AIRTum nella nota di cui sopra, causa “la non disponibilità di flussi informatizzati” nella Regione Calabria nonostante, per l’appunto, la risoluzione del 13 marzo 2014 stimolata da ciò da Giordano ne prevedesse articolatamente l’istituzione».
«In ogni caso – conclude Rossino -, diamo onore al merito alla Zappia ed al suo staff, al pari di tutti i direttori Epidemiologici delle Asp calabresi, che devono operare con scarsità di risorse economiche, strumentali ed umane e dovendo fare, infine, i conti con una legislazione sulla privacy che alla data odierna sembrerebbe non sia stata ancora rimodulata sulle esigenze della formulazione di un registro tumori che possa essere il più completo possibile».

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