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Calabria etica, in 9 rischiano il processo

CATANZARO Nel corso dell’udienza preliminare iniziata martedì mattina davanti al gup di Catanzaro il pm Graziella Viscomi ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti tranne tre: Tadiana Gabriele, pre…

Pubblicato il: 26/09/2017 – 10:49
Calabria etica, in 9 rischiano il processo

CATANZARO Nel corso dell’udienza preliminare iniziata martedì mattina davanti al gup di Catanzaro il pm Graziella Viscomi ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti tranne tre: Tadiana Gabriele, presidente della commissione selezionatrice dei progetti “Responsabilità sociale delle imprese in Calabria”, “Potenziamento del servizio di accompagnamento per rendere accessibile l’informazione sociale nelle aree interne” e “Sostegno politiche integrate a favore della famiglia”; Sonia Libico e Ulisse Mancari, componenti della commissione selezionatrice di tali progetti. Per gli altri imputati del processo sul caso Calabria etica, rivelato da un’inchiesta del Corriere della Calabria, il sostituto procuratore ha invocato il processo. Si tratta di Pasqualino Ruberto ex presidente della fondazione Calabria Etica, ente in house della Regione Calabria; Vincenzo Caserta, già dirigente generale reggente del dipartimento “Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali; Michele Parise, Patrizia Nicolazzo e Maria Francesca Cosco, presidente e componenti della commissione selezionatrice del progetto “Piano di comunicazione istituzionale”; Antonello Catanese, Domenico Pisano, Maurizio Scerra, membri del collegio dei revisori dei conti della fondazione; e Caterina Ferrante, amministratore unico e legale rappresentante della Crc Consulting. Secondo l’accusa gli imputati, venendo meno al proprio dovere di pubblici ufficiali e trasgredendo all’articolo 97 della Costituzione che prescrive il dovere di imparzialità nella Pubblica Amministrazione, avrebbero illecitamente favorito l’assunzione di 251 collaboratori per quattro progetti «dal contenuto fumoso, privi di concretezza e di riferimenti alle modalità di attuazione nonché carenti di accordi con le autorità collegate cui i lavoratori erano destinati». Pasqualino Ruberto avrebbe seguito fini «clientelari». La prossima udienza è stata fissata per il 29 settembre per le discussioni degli avvocati. Nel collegio difensivo, tra gli altri, Mario Murone, Francesco Iacopino, Giancarlo Pittelli. 

ale. tru.

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