MILANO Il 30 settembre Milano ospiterà la sua prima festa anti-‘ndrangheta, una serata di incontri e musica con al centro la Calabria, per raccontarne le storie di successo, di lotta alla criminalità organizzata, di riscatto sociale e di resilienza. La festa è organizzata nell’ambito delle attività del “Ponte Milano-Calabria. Il diritto di avere diritti” – da Libera Milano e le principali realtà associative del mondo dell’antimafia milanese (Stampo Antimafioso, WikiMafia, Scuola di Formazione Antonino Caponnetto) – nato con l’obiettivo di dare visibilità a tutte quelle esperienze di opposizione alla criminalità e alla sua penetrazione culturale, che in terra calabrese e lombarda mobilitano tanta società civile, nel silenzio e spesso nell’ostilità delle istituzioni locali.La rete di associazioni aderenti si sta impegnando per la realizzazione di un ponte fondato sulle relazioni tra i territori, che punti a rafforzarsi e vada configurandosi sempre più come una rete stabile, in grado di produrre effetti virtuosi sull’intero piano nazionale. L’idea che lanciò Nando dalla Chiesa a Corsico nell’ottobre 2016, durante la manifestazione successiva alle minacce contro la ex sindaca Maria Ferrucci, ha dato prova della sua forza con la giornata del 21 marzo a Locri, una vera emersione di energie positive in Calabria e in tutta Italia. «Tra gli obiettivi naturali rientra quindi anche il coinvolgimento e il riscatto di quei tantissimi calabresi onesti che vivono a Milano, avendone costruito negli anni la sua economia virtuosa, eppure sentendosi tagliati fuori dalla vita sociale e politica a causa di una narrazione distorta e stereotipata incapace di operare i giusti distinguo. Come se essere calabrese fosse uno stigma», scrivono gli organizzatori in un comunicato.Prossimi passi di sviluppo dei temi del Ponte consisteranno in incontri di formazione per scuole e cittadinanza sui temi dell’anti-‘ndrangheta, con testimonianze di familiari di vittime, insegnanti, presidenti di cooperative sociali, gestori di beni confiscati, esponenti di associazioni seriamente impegnate, sia in Calabria che a Milano e in Lombardia. La festa risponde quindi a questa visione.
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