Mille euro per il logo dei 50 anni di Lamezia
Gentile Direttore, mi consenta di approfittare del suo spazio per rassicurare il sig. Daniele La Scala che mi bacchetta per aver ritenuto il suo logo per il cinquantenario lametino non proprio origin…

Gentile Direttore, mi consenta di approfittare del suo spazio per rassicurare il sig. Daniele La Scala che mi bacchetta per aver ritenuto il suo logo per il cinquantenario lametino non proprio originale ed inedito come il bando richiedeva.
Egli si lamenta del fatto che avrei dovuto evidenziare subito il mio dissenso. E infatti così ho fatto appena verificata la fonte di ispirazione alla quale aveva attinto, l’ho prontamente segnalata via mail al presidente e, nel silenzio di quest’ultimo, ho provveduto – sempre via mail – a chiedere la revoca dell’assegnazione del premio chiarendo che avremmo così dato un segnale di serietà e severità ad una città frastornata e che certo con era entusiasta di questa celebrazione.
Ma non si dia cruccio il sig. La Scala, non è solo per questo che ho lasciato il comitato, anche se il fatto di aver dovuto assistere al suo intervento nel quale ha spiegato a noi membri ignari il significato recondito del logo, le scelte comunicative, la metafora e il travaglio dell’artista, quando invece poteva dircelo chiaro che l’aveva trovato su Google, mi ha dato molto fastidio perché sapeva di presa per i fondelli.
Ho cercato cinque minuti di notorietà, sospetta il sig. La Scala? È possibile. Chi di noi non recita a soggetto la parte del dimissionario o dell’artista?
Intanto io, ottenuta la mia fugace notorietà mi sono tirato in disparte e là resterò. Lui invece, riceve la notorietà del premio e pure mille euro.
Grazie, sig. Direttore, buone cose a lei e complimenti al sig. La Scala che, sono certo, devolverà l’assegno a favore delle celebrazioni del 51° anniversario del pane di Matrice che si svolgerà (lo informo io) nel prossimo agosto.