Rieccoci
Rieccoci. Non sto ancora bene ma sto assai meglio. Merito di un sacco di persone, muovendo da chi mi ha strappato dal coma, messo su un elicottero e consegnato a una struttura attrezzata a fronteggi…

Rieccoci.
Non sto ancora bene ma sto assai meglio.
Merito di un sacco di persone, muovendo da chi mi ha strappato dal coma, messo su un elicottero e consegnato a una struttura attrezzata a fronteggiare il guaio in cui la mia sciocca trascuratezza mi aveva cacciato.
Dicevo che debbo ringraziare un sacco di gente e per un sacco di ragioni diverse. Lo farò, adesso che, cum grano salis (mi ripete il prof Gasbarrini), posso cominciare a riprendere il mio lavoro.
Già, il mio lavoro. Croce e delizia di chi mi sta intorno, di chi mi supporta (e mi sopporta), di chi mi vuole bene e si preoccupa, di chi mi vuole meno bene… e si preoccupa; di chi con me lo condivide.
In questi giorni Paola, Pablo, Danilo, Roberto, Chiara, Giorgio, Fabio, Adelia, Alessia (la reggina), Alessia (la lametina), Pietro, Sergio, Gaetano, Michele, Alessandro, hanno mandato avanti la baracca come meglio non si poteva. Sono stati eccezionali. Eppure non sono stati giorni facili. Anzi…
Vedrò di dimostrarmi all’altezza di questi miei colleghi/e e di non deludere quanti in ogni modo e con ogni mezzo mi hanno esortato a rimettermi in pista.
Grazie a tutti.
Grazie di tutto.
Paolo