“Nuove leve” dei Giampà, tre rinvii a giudizio
LAMEZIA TERME Tre rinvii a giudizio, un non luogo a procedere e 14 persone ammesse al rito abbreviato. Questa la decisione del gup Barbara Saccà al termine dell’udienza preliminare per il procedime…

LAMEZIA TERME Tre rinvii a giudizio, un non luogo a procedere e 14 persone ammesse al rito abbreviato. Questa la decisione del gup Barbara Saccà al termine dell’udienza preliminare per il procedimento “Nuove leve” che si sta tenendo a Lamezia Terme contro le giovani “reclute” che la cosca Giampà aveva fatto confluire nel proprio organico (per gestire le estorsioni e le intimidazioni) grazie all’intercessione di elementi di spicco del clan come Vincenzo Bonaddio e Vincenzo Giampà detto “Camacio”. Quattordici persone sono state ammesse al rito abbreviato e per le quali il processo avrà inizio il prossimo 13 aprile. Nel corso dell’udienza di venerdì si è discusso per coloro che seguiranno il rito ordinario e il gup ha rinviato a giudizio Vincenzo Bonaddio, Francesco Morello e Pasquale Mercuri. Non luogo a procedere, per non avere commesso il fatto, per Luigi Notarianni, figlio del boss Aldo Notarianni, accusato di vere violato la casa del collaboratore di giustizia Angelo Torcasio detto “porchetta” il 7 novembre 2011 e di averla messa a soqquadro lasciando in messaggio minatorio sul pavimento: sei bottiglie di spumante, cinque in piedi e una coricata. Secondo quanto riferito dallo stesso collaboratore le bottiglie in piedi rappresentavano Giuseppe Giampà, Vincenzo Bonaddio, Pasquale Giampà “Millelire”, Rosario Cappello e Aldo Notarianni, mentre la bottiglia coricata rappresentava lo stesso Torcasio, lasciando intendere che sua la scelta di collaborare con la giustizia avrebbe portato azioni cruente nei suoi confronti. Ma secondo il giudice non è stato Luigi Notarianni, difeso dagli avvocati Saverio Loiero e Vittoria Aversa, ad avere posto in essere l’atto intimidatorio. Per Bonaddio Morello e Mercuri la prima udienza è prevista per il 17 aprile davanti al Tribunale collegiale di Lamezia Terme. Nel corso dell’udienza di venerdì sono state anche ammesse le parti civili: la Regione Calabria, l’associazione Antiracket, Vincenzo Perri e Giovanni Vitale.
Nel collegio difensivo del processo “Nuove leve”, tra gli altri, vi sono gli avvocati Antonio Larussa, Giuseppe Spinelli, Aldo Ferraro, Salvatore Cerra, Francesco Gambardella, Giusy Caliò.
ale. tru.