LAMEZIA TERME «In un comune sciolto per mafia, episodio di una gravità inaudita: ma non ci spaventano». Così annuncia la denuncia Mimmo Gianturco candidato alle prossime elezioni politiche. Tutto è iniziato da una serie di post che ritraggono il santino elettorale del candidato ricoperto da strisce che in modo non troppo velato lo invitano a farsi da parte per non rischiare la vita.«Parlo troppo. Ignoro gli avvisi. Voglio farmi ammazzare. Sono un morto che cammina. Queste alcune delle frasi a me indirizzate da chi, evidentemente, nascosto nell’anonimato del web, cerca un modo per spaventarci. Sappiano, però, che questi gesti dettati dall’odio e dall’invidia -scrive Mimmo Gianturco- chiaramente non bastano a fermarci. Ovviamente, valuterò l’eventualità di sporgere denuncia alla polizia postale, ma spero si tratti “solo” di un atto dettato dalla stupidità. In ogni caso, in un comune come Lamezia Terme sciolto per infiltrazioni mafiose, fatti simili restano di una gravità inaudita». Alla base della minaccia, secondo quanto riportato dal candidato, interessi elettorali contrapposti ai suoi. «D’altra parte, è evidente che, chi fa circolare queste immagini, ha interessi elettorali contrapposti e teme le nostre battaglie e non gradisce le nostre posizioni. Né le minacce né il fango, però, prevarranno sulla verità delle nostre idee. Verità testimoniata anche dalle bugie che, oltre alle minacce, sono state fatte circolare. In merito a queste bugie, non posso che ribadire il fatto che io sia perfettamente candidabile, che non esiste legge che possa impedirmelo e che quanto a me addebitato è falso».
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