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Omicidio a Sorianello, Lazzaro ucciso da una sola coltellata

VIBO VALENTIA Il giallo sull’omicidio avvenuto la sera del 4 marzo a Sorianello, nel Vibonese, si infittisce ulteriormente. L’autopsia effettuata nella mattinata di mercoledì sul corpo della vittima…

Pubblicato il: 07/03/2018 – 18:52
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Omicidio a Sorianello, Lazzaro ucciso da una sola coltellata
Nel riquadro la vittima, il 27enne Bruno Lazzaro

VIBO VALENTIA Il giallo sull’omicidio avvenuto la sera del 4 marzo a Sorianello, nel Vibonese, si infittisce ulteriormente. L’autopsia effettuata nella mattinata di mercoledì sul corpo della vittima, il 27enne Bruno Lazzaro, ha fatto emergere alcuni elementi di novità sulla dinamica dell’accoltellamento costato la vita al giovane. Lazzaro è morto in ospedale, qualche ora dopo il fatto, a causa di un’unica coltellata che gli è stata inferta all’altezza dell’addome. Il fendente risultato fatale ha raggiunto il 27enne al fianco destro e, particolare non di poco conto, sul suo corpo non sono stati rinvenuti altri segni di violenza. Per l’esame autoptico la Procura di Vibo ha affidato l’incarico al medico legale Katiuscia Bisogni, mentre ha partecipato anche il consulente di parte, Rocco Pistininzi, nominato dai legali della famiglia della vittima, gli avvocati Nazzareno Latassa e Marcello Scarmato.
Il fatto è accaduto nel tardo pomeriggio di domenica, mentre l’attenzione in tutta Italia era concentrata sulle elezioni in corso, lungo la statale 182 che collega Serra San Bruno a Savini, frazione di Sorianello. Lazzaro era alla guida della sua auto assieme a un cugino, e proprio quest’ultimo ha poi raccontato che un’auto con a bordo alcune persone di nazionalità rumena li avrebbe affiancati e poi, una volta fermati, la vittima sarebbe stata aggredita. Una versione, questa, che però non convince a pieno gli inquirenti soprattutto perché dai rilievi effettuati sul posto non emerge la presenza di tracce di sangue sull’asfalto, ma solo all’interno dell’auto.
Al momento il caso rimane in mano alla Procura di Vibo – le indagini sono coordinate dalla pm Olimpia Anzalone e condotte dai carabinieri della Compagnia di Serra – che finora non ha iscritto nessuno nel registro degli indagati. La dinamica dell’omicidio non farebbe pensare a un fatto di ‘ndrangheta ma l’attenzione degli inquirenti, che non tralasciano alcuna pista, rimane alta: la zona in cui è avvenuto il fatto è teatro da anni di una cruenta guerra di ‘ndrangheta e, tra l’altro, la vittima era nipote del 46enne Salvatore Inzillo, ucciso a giugno in un agguato nel centro storico di Sorianello.

Sergio Pelaia
s.pelaia@corrierecal.it

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