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“Calabresi nel mondo”: la Dda voleva arrestare Galati

CATANZARO Da questa mattina, a Catanzaro, Lamezia Terme e Roma, militari del nucleo investigativo carabinieri di Catanzaro, coadiuvato dai colleghi dei Comandi locali, stanno dando esecuzione a un…

Pubblicato il: 15/03/2018 – 11:34
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“Calabresi nel mondo”: la Dda voleva arrestare Galati

CATANZARO Da questa mattina, a Catanzaro, Lamezia Terme e Roma, militari del nucleo investigativo carabinieri di Catanzaro, coadiuvato dai colleghi dei Comandi locali, stanno dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo per equivalente emesso dal gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica, guidata da Nicola Gratteri, nei confronti di 3 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di abuso d’ufficio, falsità ideologica e peculato.
L’inchiesta ha svelato una possibile distrazione di fondi destinati all’associazione “Calabresi nel mondo”, ente “in house” della Regione Calabria, ora in liquidazione. Oltre al presidente della Fondazione, l’ex parlamentare Giuseppe Galati, 57 anni, per il quale la procura di Catanzaro aveva chiesto l’arresto non concesso dal gip (che, pur riconoscendo la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, ha ritenuto fosse trascorso troppo tempo tra la commissione del fatto e la richiesta della misura cautelare), ci sono anche Giuseppe Antonio Bianco, 67 anni, segretario della fondazione nonché dirigente ad interim del settore Affari generali della Presidenza della Regione Calabria, ora in pensione, e Mariangela Cairo, 48 anni, segretario generale della fondazione “I Sud del mondo” e collaboratrice della fondazione “Calabresi nel mondo”. Galati era stato eletto deputato nella lista del Popolo delle libertà, per transitare poi nel gruppo “Noi con l’Italia”. Alle sue spalle una lunga carriera politica con quattro legislature da deputato. L’inchiesta ha evidenziato una gestione “clientelare” delle assunzioni, con la paventata violazione delle norme in materia, ma anche la violazione dello Statuto della fondazione nella parte in cui prevedeva la gratuita’ degli incarichi di presidente, con la corresponsione di emolumenti senza il vaglio della Giunta regionale. Un terzo aspetto delle indagini riguarda il rapporto tra la fondazione “Calabresi nel mondo” e la fondazione “I Sud del mondo”, di cui Galati è stato pure presidente, in relazione all’illecito affitto di una sede a Roma. Il gip del Tribunale di Catanzaro ha accordato un sequestro per equivalente pari oltre 200mila euro (la richiesta della Procura era di sequestri per oltre 1,2 milioni di euro).

ale. tru.

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