Il rimpasto di giunta e i malumori dei dem crotonesi

CROTONE Malumori nel Partito democratico di Crotone. I mal di pancia sono determinati dal riavvicinamento del presidente della Regione, Mario Oliverio, al movimento dei DemoKratici che fanno riferimento ad Enzo e Flora Sculco. La maggioranza della federazione del Pd di Crotone, il cosiddetto 60%, teme che il riavvicinamento con Sculco possa lasciare fuori i rappresentanti dem della provincia di Crotone nel prossimo rimpasto della giunta regionale. Il ragionamento viene fatto su due ipotesi. La prima parte di questo ragionamento prevede il mantenimento nell’esecutivo regionale dell’attuale assessore all’Ambiente, Antonella Rizzo, e il riconoscimento di una delega a Flora Sculco (lavoro e formazione?), ormai organica alla maggioranza. In questa prima ipotesi il Pd crotonese resterebbe fuori, perché la Rizzo non è più dem, avendo aderito a Liberi e uguali e la Sculco non viene considerata vicina al partito. La seconda ipotesi del ragionamento che fanno i dirigenti di Crotone riguarda l’eventuale licenziamento della Rizzo e la nomina della Sculco o di un nome vicino ai DemoKratici, nella futura giunta regionale. Anche in questo caso i dem di Crotone non sarebbero presi in considerazione e questo avverrebbe nonostante i dirigenti di Crotone abbiano lavorato, anche se con scarsi risultati, durante la campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento. La stessa cosa non potrebbero dire gli eventuali beneficiari destinati ad avere una rappresentanza nella giunta regionale futura o altri incarichi. Mal di pancia e malumori, che stanno caratterizzando il confronto interno al Pd, apertosi per fare il punto sul dopo voto e decidere come affrontare il prossimo futuro.

Gaetano Megna
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