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Azienda ospedaliera unica, il nodo dei posti letto

CATANZARO Prosegue la gestazione dell’azienda ospedaliera unica che nascerà dalla fusione tra quella ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e quella ospedaliero-universitaria “Mater Domini”. Ancora un volta…

Pubblicato il: 22/03/2018 – 16:41
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Azienda ospedaliera unica, il nodo dei posti letto

CATANZARO Prosegue la gestazione dell’azienda ospedaliera unica che nascerà dalla fusione tra quella ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e quella ospedaliero-universitaria “Mater Domini”. Ancora un volta, teatro del confronto politico è stata la sede istituzionale del commissario ad acta per il Piano di rientro sanitario Massimo Scura, il quale ha presieduto l’incontro a cui hanno preso parte i dg delle due aziende, Antonio Belcastro e Giuseppe Panella, il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, il delegato del governatore Mario Oliverio per la Sanità Franco Pacenza, il dg del dipartimento regionale Tutela della salute Bruno Zito, il dg regionale per l’edilizia sanitaria, Pasquale Gidaro, il direttore amministrativo dell’Asp, Giuseppe Giuliano e i consiglieri regionali di minoranza Domenico Tallini e Wanda Ferro. Impegnati nella contemporanea riunione di maggioranza presso la Cittadella regionale, non hanno partecipato all’incontro i consiglieri regionali Arturo Bova ed Enzo Ciconte.
L’appuntamento odierno, a cui si è arrivati dopo altre due riunioni tenutesi nei mesi di gennaio e febbraio, ha visto approdare al tavolo della discussione la bozza di legge regionale che i consiglieri porteranno a Palazzo Campanella per l’approvazione: il testo, al netto delle future modifiche, di fatto sancirà la fusione tra le due aziende ospedaliere che, come detto, daranno vita all’unica azienda ospedaliero-universitaria di Catanzaro, attuando formalmente l’integrazione tanto attesa. Le nuova legge, inoltre, abrogando di fatto le attuali norme costituire delle due aziende ospedaliere, ad uno specifico comma introduce il rimando di tutti i rapporti tra Regione Calabria, Università di Catanzaro e struttura commissariale ad un nuovo e protocollo d’intesa che superi quello finora in essere.
Quanto ai profili pratici, i nodi principali sono due: il primo è legato al numero di posti letto necessari e quindi alla costruzione di una nuova “piastra” assistenziale nell’area dell’attuale Policlinico universitario. Sul tema si registra in pratica unità d’intenti bipartisan, stante l’esigenza di concretizzare soprattutto al punto di pratico e sostanziale l’integrazione tra gli enti. Bipartisan anche la preoccupazione per la spoliazione della città di Catanzaro, argomento che verrà affrontato con la riconversione dell’attuale nosocomio in una Casa della Salute.
«Per quanto riguarda la costituzione fisica dell’azienda unica – ha spiegato Scura al termine dell’incontro -, abbiamo già provveduto a fare una ricognizione delle esigenze della nuova struttura ospedaliera universitaria che tenga conto dell’attuale e del futuro sviluppo dell’azienda e delle scuole di specializzazione. Tra le ipotesi in campo, la più probabile è quella relativa alla costruzione di una nuova piastra da 300-350 posti letto nell’area del Policlinico con Pronto soccorso e area per l’emergenza-urgenza».
Il secondo nodo è legato all’organizzazione funzionale delle unità operative attualmente in essere. Lo schema per la fusione è praticamente già definito: è stata già prevista la riduzione delle unità operative identiche, in pratica la necessaria razionalizzazione, oltre che una riorganizzazione dei servizi suddivisi in base a criteri di efficienza sanitaria e alle esigenze territoriali. Eventuali perplessità e il rischio di rallentamenti “politici” dovuti alla volontà di mantenere posizioni acquisite sono stati fugati dallo stesso Scura: «Ormai il percorso è tracciato, il piano sanitario realizzato assieme ai direttori generali e al sottoscritto è stato fatto in modo avulso dagli aspetti organizzativo dei singoli ma nel puro interesse del sistema sanitario e dei cittadini che devono utilizzarli, su questo sono molto contento e fiducioso».
Intanto, il documento che darà il via alle procedure burocratiche, cioè l’intesa tra Regione, Università e struttura commissariale, è già predisposto e in pratica aspetta solo di essere ratificato. Contestualmente, sarà avviato il bando di gara per lo studio di fattibilità relativo alla migliore ipotesi sulla costruzione della nuova struttura ospedaliera che ospiterà i posti letto di cui c’è necessità; inoltre sarà sempre demandato ad uno studio di fattibilità la migliore modalità per la realizzazione della Casa della Salute. Per la quale, tra l’altro, lo stesso Scura ha annunciato: «I fondi ci sono. Il finanziamento e la realizzazione saranno contestuali alla riorganizzazione dell’azienda ospedaliera».
Tale nuova impostazione, che di fatto supera una determinazione del Consiglio comunale di Catanzaro che nel 2016 si era opposto alla nascita di un nuovo ospedale che non fosse nei pressi dell’attuale sede del “Pugliese”, porterà inevitabilmente il sindaco Abramo e il suo consiglio a rideterminarsi per non ostacolare i passaggi burocratici ormai avviati.
«Si tratta di un risultato molto importante per il potenziamento del comparto sanitario del capoluogo e dell’intera Calabria – ha commentato con una nota stampa il sindaco Sergio Abramo -. Ringrazio Franco Pacenza, che sta rappresentando il governatore Oliverio in questo tavolo, per le rassicurazioni che abbiamo ricevuto su questo versante. Un ringraziamento va anche a tutti soggetti coinvolti in questo percorso».

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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