Parco eolico di Isola, confermata la confisca
CATANZARO La corte d’Appello di Catanzaro ha confermato la confisca del parco eolico di Isola Capo Rizzuto “Wind farm” che con i suoi 48 aerogeneratori è considerato tra i più grandi d’Europa e ha un…

CATANZARO La corte d’Appello di Catanzaro ha confermato la confisca del parco eolico di Isola Capo Rizzuto “Wind farm” che con i suoi 48 aerogeneratori è considerato tra i più grandi d’Europa e ha un valore di 350 milioni di euro. Il provvedimento era stato eseguito dai finanzieri del nucleo di Polizia tributaria-Gico di Catanzaro a giugno 2017 e destinatario era Pasquale Arena, nipote del capo clan Nicola e fratello di Carmine Arena, ucciso a colpi di bazooka in un agguato mafioso nell’ottobre del 2004. La misura era stata chiesta dal procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, dall’aggiunto Vincenzo Luberto e dal sostituto Domenico Guarascio. La confisca arriva due mesi dopo il sequestro – eseguito nell’ambito dell’operazione “Isola del vento” il 3 marzo 2017. Il provvedimento, eseguito nell’ambito dell’operazione “isola del vento”, nasce da una precedente attività investigativa della Guardia di finanza mirata a verificare l’ingerenza della criminalità organizzata nella realizzazione del parco eolico di Isola Capo Rizzuto.
Le indagini avevano portato le fiamme gialle sulle tracce della cosca Arena, egemone a Isola, e a dimostrare come Pasquale Arena, funzionario del Comune, fosse il gestore occulto degli affari della cosca. In queste vesti ne aveva curato gli interessi economici rappresentandone la longa manus.
Giovedì la corte d’Appello di Catanzaro ha rigettato il ricorso presentato dagli indagati e confermato la confisca.
ale. tru.