Guccione: «Occhiuto revochi l'incarico a Vigna e Spataro»
COSENZA La Corte di Appello di Catanzaro non ha stravolto la sentenza di primo grado. Per Luciano Vigna e Michelangelo Spataro entrambi assessori del comune di Cosenza ed entrambi coinvolti nel falli…

COSENZA La Corte di Appello di Catanzaro non ha stravolto la sentenza di primo grado. Per Luciano Vigna e Michelangelo Spataro entrambi assessori del comune di Cosenza ed entrambi coinvolti nel fallimento della municipalizzata “Tesi” la pena è di due anni e due mesi e a ritornare d’attualità è la legittimità dell’incarico che il primo cittadino Mario Occhiuto ha conferito ai due. È stato un argomento a margine quando, in prossimità del voto dello scorso 4 marzo Carlo Guccione, leader de La Grande Cosenza, lo aveva anticipato. I debiti di Mario Occhiuto avevano la priorità ma ora con la pronuncia dei giudice, l’ordine per l’opposizione cambia. In mattinata i consiglieri comunali Carlo Guccione, Bianca Rende, Damiano Covelli ed Enrico Morcavallo, in rappresentanza della Coalizione “La Grande Cosenza” e del Partito democratico, hanno incontrato il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao per avere delucidazioni in merito all’applicabilità della Legge Severino in riferimento ai due assessori condannati. «La Legge Severino non lascia dubbi a interpretazioni. Una volta ricevuta formalmente – spiegano i consiglieri – la sentenza che condanna anche in secondo grado Vigna e Spataro, il prefetto avvierà le dovute verifiche. Il provvedimento verrà esaminato e, ravvisati gli estremi per l’applicabilità della Legge Severino, arriva una comunicazione al Ministero degli Interni che in tempi brevi risponde indicando anche il periodo di sospensione. Sarà poi il prefetto ad emettere un provvedimento che, una volta notificato, farà scattare la sospensione». Nel corso dell’incontro con il massimo rappresentante del governo la minoranza ha anche evidenziato come ci siano dei precedenti non solo fuori dai confini regionali ma anche nella stessa provincia di Cosenza, due su tutti: Bisignano e Cassano. Vista l’incarico di natura fiduciario e strettamente politica che ricoprono i due assessori in giunta, per l’opposizione, la decisione adesso spetta al sindaco. «Mario Occhiuto revochi l’incarico ai due assessori – spiegano al termine dell’incontro -. Sarebbe opportuno che il primo cittadino faccia questo passo, visto che Vigna e Spataro ricoprono una carica conferitagli dal sindaco. Non sono consiglieri eletti dai cittadini, ma parliamo di nomine fiduciarie quindi per essere rimossi dall’incarico non è necessario aspettare la decisione del prefetto e l’eventuale provvedimento. Se avessero un minimo di responsabilità istituzionale dovrebbero dimettersi prima che arrivi la scure della Legge Severino a rimuoverli».
mi.pr.