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«Accordo centrodestra-M5S è una nuova era, il Pd stia all’opposizione»

«Con l’elezione dei presidenti di Camera e Senato e il suggello di un’intesa fra il Movimento 5 stelle e il centrodestra, ormai funzionale anche alla nascita del Governo, siamo a pieno titolo…

Pubblicato il: 24/03/2018 – 19:08
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«Accordo centrodestra-M5S è una nuova era, il Pd stia all’opposizione»
«Accordo centrodestra-M5S è una nuova era, il Pd stia all’opposizione»

«Con l’elezione dei presidenti di Camera e Senato e il suggello di un’intesa fra il Movimento 5 stelle e il centrodestra, ormai funzionale anche alla nascita del Governo, siamo a pieno titolo entrati in una nuova era politica». È l’incipit dell’analisi di Ernesto Magorno, Enza Bruno Bossio e Antonio Viscomi – parlamentari del Pd Calabria – dopo gli esiti delle elezioni dei presidenti di Camera e Senato.

«Il Pd – scrivono i parlamentari – potrà iniziare a dispiegare nei fatti la propria funzione di opposizione a un assemblaggio fra forze politiche che continuiamo a ritenere lontano anni luce dalla nostra impostazione politica, dal nostro carico di valori e dal nostro bagaglio di proposte programmatiche. Ai due presidenti auguriamo buon lavoro, noi saremo le sentinelle del nuovo Parlamento e nella nostra azione ci lasceremo con profondo senso di responsabilità guidare solo dalla salvaguardia degli interessi collettivi. Ed eguale senso di responsabilità dovrà accomunarci nell’opera di ricostruzione del partito, lasciando da parte personalismi, sentimenti di rivalsa che – purtroppo – anche in queste ore animano alcuni esponenti del Pd, impegnati ad ingaggiare polemiche a uso interno che non a cogliere il chiaro messaggio di cambiamento che ci è arrivato il 4 marzo. I nostri avversari, nella spartizione del potere, trovano un collante e noi, una parte di noi, ci armiamo l’uno contro l’altro in modo sorprendente e – soprattutto – incomprensibile agli occhi degli elettori e dei nostri iscritti».

«L’augurio – scrivono Magorno, Bruno Bossio e Viscomi – è che da oggi il Pd possa far tesoro dell’esito del voto e dei conseguenti nuovi equilibri politici che si sono formati dentro al Parlamento, recuperando le ragioni dello stare insieme e dell’unità, valorizzando ciò che ci accomuna e delinea il tratto distintivo del Partito democratico, ovvero una comunità politica in cui le diversità hanno senso e sono elemento di ricchezza perché giungono a sintesi. Ci attende un cammino impegnativo, di confronto fra idee, soluzioni e proposte, attorno alle quali aggregare e recuperare vigore nell’azione politica. Questo deve essere il nostro assillo e chi non si ritrova in questo percorso, di serietà e dedizione, commetterebbe un errore di miopia politica e di irresponsabile sottovalutazione della realtà».

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