«Sul caso Tripodi-Orsomarso nessuno scandalo. Ecco com’è andata»
Relativamente al riconteggio dei voti di lista per la Camera dei Deputati sento il dovere, per amore della verità, avendo partecipato, in qualità di delegato della lista Forza Italia, alle verifiche…


Relativamente al riconteggio dei voti di lista per la Camera dei Deputati sento il dovere, per amore della verità, avendo partecipato, in qualità di delegato della lista Forza Italia, alle verifiche delle operazioni elettorali effettuate presso la Corte d’Appello di Catanzaro, di esprimere alcune considerazioni in merito.
In primo luogo, vorrei sottolineare l’irriverenza e l’inopportunità delle dichiarazioni rilasciate alla stampa e sui social network da autorevoli esponenti politici che hanno parlato di “Repubblica delle banane”, di colpo di scena in Corte d’Appello, di effetti del “Rosatellum”, di esposti inoltrati alla Procura della Repubblica di Catanzaro (tra l’altro dichiaratasi incompetente) e di diverse azioni legali, tuttavia mai avviate.
In realtà, le cose sono andate diversamente e le operazioni si sono svolte in un clima di collaborazione e grande trasparenza.
Precisamente, venerdì 15 marzo l’Ufficio centrale circoscrizionale presso la Corte d’Appello di Catanzaro, composto da due commissioni, una per la Camera e l’altra per il Senato, i cui componenti sono magistrati e funzionari del distretto di Catanzaro, hanno diffuso e inviato via pec alla Corte Suprema di Cassazione, un primo verbale con l’indicazione dei seggi di Camera e Senato da attribuire alla circoscrizione Calabria.
Nel primo verbale, successivamente annullato, la commissione attribuiva “erroneamente” un seggio in quota proporzionale alla Camera dei deputati alla Lista Fratelli d’Italia nel Collegio Calabria 2.
Il giorno successivo, il 16 marzo alle 12, dopo un confronto con la segreteria regionale del mio partito, ho personalmente depositato presso la segreteria della Corte d’Appello quattro distinte diffide, nelle quali abbiamo chiesto alla commissione elettorale di non procedere alla proclamazione degli eletti, poiché avevamo riscontrato grossolani errori di trascrizione sui voti attribuiti alle liste.
Da una prima ricognizione/verifica, eseguita sui verbali delle sezione elettorali della Calabria e dopo aver confrontato i dati in nostro possesso con quelli contenuti nei prospetti riepilogativi dei voti assegnati alle singole liste redatto dalla commissione, abbiamo riscontrato “evidenti errori materiali” nella trascrizione dei voti con un ammanco di circa 3.700 voti sulla lista Forza Italia.
In particolare, per la Camera dei deputati, in circa 200 sezioni degli 8 collegi uninominali della circoscrizione Calabria, erano stati invertiti gli ordini delle liste, per cui i voti di Forza Italia erano stati erroneamente attribuiti alla lista Fratelli d’Italia e viceversa.
Il 17 marzo alle 18:15, con altre 2 diffide e due distinte pec inviate dagli avvocati Giuseppe Spinelli e Vincenzo Pezzuto abbiamo reiterato la richiesta di sospensione della proclamazione degli eletti e abbiamo chiesto di procedere ad una ulteriore verifica dei verbali delle 2.400 sezioni elettorali.
Nello stesso giorno, la commissione elettorale che si è occupata delle verifiche per il Senato della Repubblica, ci ha comunicato di aver proceduto con la proclamazione degli eletti e di aver già spedito alla Corte Suprema di Cassazione il verbale e tutti plichi contenenti i verbali e le tabelle di scrutinio delle sezioni elettorali.
Differentemente, la commissione elettorale per la Camera dei Deputati, decideva di sospendere le operazioni di proclamazione e avviava una ulteriore verifica sui verbali di tutte le sezioni.
Martedì 20 marzo alle 00:38, dopo oltre 10 ore di lavoro, il presidente della commissione, dottoressa Chiodo, costantemente in contatto con la Corte Suprema di Cassazione, in quanto il dato della Calabria avrebbe influito sul risultato delle Circoscrizioni Veneto 1, Trentino Alto-Adide ed Emilia Romagna, ha provveduto alla chiusura del verbale ed ha proclamato eletti 21 deputati per la circoscrizione Calabria (il 21 seggio è il seggio residuale del M5S “avanzato” in Sicilia).
È, dunque, grazie al lavoro scrupoloso della commissione elettorale, che Forza Italia si è vista attribuire circa 5.000 voti, precedentemente attribuiti ad altre liste della coalizione e prevalentemente alla lista Fratelli d’Italia, e in ragione di questa sostanziale variazione è stata proclamata eletta la deputata Maria Tripodi.
Per queste ragioni sento il dovere morale di ringraziare pubblicamente, anche a nome di Forza Italia, i componenti della commissione: il presidente Teresa Chiodo, i magistrati Maria Rosaria di Girolamo e Antonio Cestone e i funzionari amministrativi per la professionalità, l’attenzione e la trasparenza con cui hanno condotto sin dall’inizio le operazioni di verifica elettorale. Dunque, nessuno scandalo, nessuna irregolarità e, soprattutto nessun blitz in Procura è stato necessario, ma si è trattato semplicemente di un esempio di buona amministrazione della Giustizia.
*delegato di Lista Forza Italia