TROPEA «Chiedo all’Ordine nazionale degli architetti di interessarsi della Calabria e di quello può essere considerato un vero e proprio laboratorio sul futuro delle città e delle aree interne, che può essere lanciato da questa regione. Al tempo stesso, credo che la politica debba assumersi la responsabilità di fare molto di più in termini di riforme che devono essere messe in cantiere e portate a termine in maniera concreta e spedita. Il destino della Calabria passa da qui».
Lo ha affermato il presidente del consiglio regionale, Nicola Irto, intervenendo questa mattina a Tropea al convegno “Le città del futuro. Le città in Calabria: un progetto per il futuro”, organizzato dagli Ordini degli architetti della nostra regione, quale tappa di avvicinamento all’VIII congresso nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori italiani che si terrà a Roma, all’Auditorium Parco della Musica, dal 5 al 7 luglio prossimi.
«La nostra regione, dopo gli sfasci e i disastri del passato che hanno visto il suo splendido territorio letteralmente stuprato dall’abusivismo edilizio, deve coltivare l’ambizione di guardare all’avvenire in termini innovativi, ripensando l’idea di città e il modo stesso di vivere la condizione di cittadino».
Il rappresentante di Palazzo Tommaso Campanella ha inoltre focalizzato le priorità e indicato le riforme che «è indispensabile mettere in campo rapidamente per cambiare il volto della Calabria. A cominciare dalle aree interne – ha aggiunto – che costituiscono oltre l’80% del territorio della nostra regione e su cui è stata messa a punto una specifica strategia. Ma ripensare le città – ha detto ancora il presidente Irto – significa anche proseguire nella riforma e riorganizzazione di carattere amministrativo. In questo quadro, il Consiglio regionale ha già attuato provvedimenti di rilievo come due importanti fusioni di Comuni: scelta, questa, che consente di ottimizzare l’utilizzo delle risorse, fare economie di scala e garantire maggiore efficienza amministrativa».
Nel merito del tema del convegno, il presidente del consiglio regionale ha poi richiamato la necessità di una puntuale realizzazione delle misure che possono letteralmente trasformare il volto dei territori e al contempo contribuire alla ripartenza dell’economia: «Mi riferisco agli interventi di rigenerazione urbana, di riqualificazione degli edifici degradati, di efficientamento energetico e di messa in sicurezza antisismica, secondo un’idea di città che esalti il rapporto con l’area del Mediterraneo».
Nicola Irto, infine, nel richiamare il valore della presenza dell’Ordine degli architetti che sappia essere spirito critico e pungolo nei confronti della classe dirigente, ha sottolineato la necessità che il mondo politico e istituzionale sappia scacciare gli alibi, dal momento che le risorse economiche disponibili sono ingenti: «Basti pensare alla grande dotazione finanziaria che arriva dall’Europa sia per la programmazione regionale che per quella nazionale, ad esempio per le città metropolitane. Ci sono molti soldi che vanno spesi bene».
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