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Regione, il mistero della graduatoria “scomparsa”

Il bando per frenare la dispersione scolastica non si è mai concluso. E ha attirato l’interesse della Procura di Catanzaro. La visita dei carabinieri alla Cittadella

Pubblicato il: 08/05/2018 – 14:36
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Regione, il mistero della graduatoria “scomparsa”
CATANZARO C’è un mistero che aleggia nel dipartimento Formazione della Cittadella regionale. Riguarda un avviso pubblico che risale al 27 giugno 2017. E la graduatoria che avrebbe dovuto generare. Già, avrebbe. Perché dell’esito di quella procedura non c’è traccia, nonostante la conclusione del lavoro di selezione da parte della commissione giudicatrice. E dato che i misteri a volte si complicano in pasticci, all’iter si sarebbe interessata la Procura di Catanzaro. Le forze dell’ordine avrebbero prelevato negli uffici della Regione una corposa documentazione. Se questo intervento sia causa o effetto della “scomparsa” (della graduatoria) sarà il tempo a dirlo. Per ora rimane il mistero, che si colora di tante piccole sfumature apparse nella storia, non troppo breve, di questo bando. AVVISO E PRIMO INTOPPO L’avviso per la “presentazione e la selezione delle proposte di candidatura relativo ai percorsi di istruzione e formazione professionale per il conseguimento della qualifica professionale a titolarità delle agenzie formative accreditate” appare sul Bollettino ufficiale della Regione il 21 giugno dell’anno scorso e rientra in uno degli obiettivi assegnati alla programmazione europea, quello di ridurre il cosiddetto fallimento formativo precoce e la dispersione scolastica. La scadenza è fissata “entro non oltre il trentesimo giorno dal termine iniziale di presentazione”. Le agenzie di formazione interessate devono, al solito, “rivolgersi” a una piattaforma informatica: il nuovo sistema prevede il caricamento della documentazione sulla piattaforma previo accreditamento al bando. Le regole sembrano chiare: non saranno ammissibili le domande «predisposte secondo modalità difformi e inviate al di fuori dei termini previsti dal presente Avviso». C’è, subito, un intoppo: difficile rispettare le prescrizioni perché la data di scadenza prevista in piattaforma è difforme da quella dell’avviso. LA PROROGA SCOMPARE E RIAPPARE Dopo l’intoppo arriva anche il primo giallo. Sul portale del dipartimento, a poche ore dalla scadenza del termine di presentazione delle domande, viene pubblicata una “Proroga dei termini per la presentazione delle candidature”. La firma il dirigente generale e avvisa che «i termini di presentazione delle candidature per l’Avviso Pubblico, relativo alla realizzazione di percorsi di istruzione e formazione professionale per il conseguimento della qualifica professionale, a titolarità delle agenzie formative accreditate, sono prorogati all’11 settembre 2017». E «le Agenzie formative che hanno già inoltrato i progetti possono ripresentare nuova proposta progettuale in sostituzione». Le ditte interessate restano di stucco. Forse la proroga dipende dalle diverse indicazioni della scadenza? La domanda resterà senza risposta. E, nuovo mistero, dopo qualche minuto la proroga scompare dal portale per ricomparire il 24 marzo 2018. IL MISTERO La strada dell’avviso, seppure non troppo spedita, prosegue. Nominata la commissione si procede con l’esame dei documenti. L’Avviso prevede che ogni singola agenzia formativa potrà ricevere il finanziamento su due progetti al massimo. Il lavoro della commissione, secondo fonti del dipartimento, sarebbe stato concluso da mesi, addirittura nel mese di dicembre 2017. Verbali e graduatorie, dunque, sarebbero pronti da tempo. Ma non sono mai stati pubblicati e non c’è una motivazione ufficiale. Tra le tante ipotizzate ce n’è una che ipotizza una copertura finanziaria incompleta. Ma parrebbe smentita dallo stesso avviso pubblico, che recita: «Le risorse finanziarie rese disponibili per la realizzazione dei percorsi triennali di istruzione e formazione professionale sono pari a complessivi € 11.486.800,00, a valere sul Por Calabria FSE 2014-2020, Asse Prioritario 12 “Istruzione e Formazione”, Obiettivo specifico 10.1 “Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa”, Azione 10.1.7 “Percorsi formativi di IFP, accompagnati da azioni di comunicazione e di adeguamento dell’offerta in coerenza con le direttrici di sviluppo economico e imprenditoriale dei territori per aumentarne l’attrattività”». La traduzione dal burocratese è che i fondi ci sono. E allora cosa succede? Per adesso è un giallo. Per risolverlo bisognerebbe capire perché i carabinieri, nel mese di marzo, abbiano prelevato dagli uffici del dipartimento la documentazione relativa all’avviso pubblico e, probabilmente, anche la graduatoria.

Pablo Petrasso p.petrasso@corrierecal.it

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