LAMEZIA TERME In principio fu Cetto Laqualunque che, tra finzione e realtà, aveva tracciato l’identikit del politico calabrese. Poi arrivò Angelo Cofone, noto dalle sue parti come Frosparo, che nel suo comizio per le amministrative di Acri del giugno 2017, di Cetto Laqualunque sembrava la rappresentazione vera e propria. Il suo memorabile comizio, tra dialetto, balbettii e qualche scivolone, finì su alcuni siti dei maggiori quotidiani nazionali. Qualcuno disse che era ancora meglio del personaggio di Antonio Albanese. Poi, quest’anno, la campagna elettorale in vista delle elezioni del prossimo 10 giugno ha regalato alla Calabria e all’Italia il nuovo Cetto Laqualunque o Frosparo.
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A dare spettacolo a Decollatura, poco più di 3mila abitanti nel Catanzarese, è il candidato a sindaco Mario Tomaino. Il suo comizio – finito anche su Repubblica e Fatto quotidiano – sembrava iniziare nel verso giusto fino a quando non ha iniziato a inciampare nell’inglese per un azzardato paragone con la Champions League. «Scusa l’inglese ma è meglio cadere nell’inglese che cadere nell’amministrare il nostro Comune», asserisce Tomaino. Che continua: «Non devo conoscere l’inglese per amministrare, cosa mi interessa dell’inglese. Io parlo italiano, se viene un inglese chiamo un interprete».
Chiude con una promessa, riprendendo un nuovo paragone calcistico con il Leicester di Ranieri che «ha vinto lo scudetto contro gli squadroni». «Non siate spavaldi come state facendo – dice Tomaino rivolgendosi ai suoi avversari – perché il 10 giugno potrete avere una sorpresa».
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