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Appalti truccati, ad Amantea un «monopolio fraudolento» – VIDEO

L’indagine della Guardia di finanza e della Procura di Paola ha svelato un sistema rodato attorno alla gestione di alcuni servizi del Comune della cittadina tirrenica: la mensa, il porto, i parcheg…

Pubblicato il: 29/06/2018 – 13:07
Appalti truccati, ad Amantea un «monopolio fraudolento» – VIDEO

PAOLA Il sistema sgominato dalla Guardia di finanza coordinata dalla Procura di Paola era rodato (qui la notizia dei 6 arresti). Al Comune di Amantea i servizi mensa, la gestione del porto, i parcheggi con le strisce blu, la derattizzazione, stando alle accuse erano prerogativa di determinate ditte, come la “Apa Multiservizi” di Fabrizio Ruggiero e la cooperativa “Gente di Mare” di Gregorio Bruno. Finte partecipazioni alle gare d’appalto e servizi affidati senza ricorrere al mercato informatico. Emblematica, come riferito in conferenza stampa dagli inquirenti, la gestione del porto cittadino di Amantea, dato in affidamento previo accordo e la cui offerta sarebbe stata stata visionata dalla ditta rivale che, per salvare le apparenze, ha fatto pervenire la sua offerta quando i termini erano già scaduti.
L’INCHIESTA Le indagini sono partite da un attentato indimidatorio avvenuto a Paola. Le investigazioni hanno portato gli inquirenti a intercettare come si realizzassero nel Comune di Amantea degli accordi calndestini e delle collusioni tra soggetti pubblici e privati per l’assegnazione dei servizi pubblici. E gli accordi fruttavano un bel gruzzoletto. Per il porto il volume di affari prodotto era di 170mila euro, 150mila euro per la gestione della mensa, 10mila euro per il servizio di derattizzazione e 38mila euro per le strisce blu. «Questo tipo di monopolio fraudolento – spiega il procuratore capo Pierpaolo Bruni – danneggia la parte di imprenditoria sana che opera su questo territorio. Mi sono insediato da un anno ma ho organizzato nell’ufficio di Procura un gruppo di magistrati che lavorano specificatamente nell’ambito dei reati contro la pubblica amministrazione. Queste indagini sono particolarmente impegnative e delicate in quanto i magistrati devono essere altamente qualificati e aggiornati sulle sentenze del Consiglio di Stato».
https://www.youtube.com/watch?v=Wjxvpy_BWGg
Oltre al procuratore alla conferenza stampa erano presenti anche il colonnello della Guardia di finanza Mario Grazioli e il capitano Paolo Marzano, che coordina la stazione tirrenica delle fiamme gialle. «Fare questo tipo di attività è essenziale per avere dei servizi per i cittadini – dice il colonnello Grazioli -. Sul Tirreno stiamo lavorando bene ed è opportuno ribadire in questa occasione come presto avremo una nuova caserma che sarà anche implementata con nuovi uomini». Il metodo con cui venivano realizzati i presunti illeciti è stato costantemente moonitorato dal capitano Paolo Marzano: «Ci siamo resi conto che gli imprenditori coinvolti avevano problemi con il Durc, allora pur di partecipare e ottenere la gestione del servizio si mettevano d’accordo con i funzionari complici che dilatavano i tempi o li aggiornavano in anticipo sull’assegnazione dei servizi». I tentativi di concussione, spiega il capitano delle fiamme gialle, avvenivano anche nei settori di Home Care. Il campo sociale veniva sfruttato per inserire in determinati progetti di assistenza un’operatrice di settore gradita ad imprenditori e amministratori.

Michele Presta
m.presta@corrierecal.it

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