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Un tesoretto con i “voucher lavoro”, in manette il sindaco di Palizzi

Scerbo è stato arrestato insieme a due consiglieri comunali. Con la complicità del titolare di un bar tabacchi, e di altre 21 persone, avrebbero gonfiato in modo illecito rimborsi per prestazioni i…

Pubblicato il: 05/07/2018 – 7:06
Un tesoretto con i “voucher lavoro”, in manette il sindaco di Palizzi

REGGIO CALABRIA Un gioco delle tre carte, una truffa banale nell’ideazione, ma estremamente remunerativa. Dal 2015 ad oggi, oltre 340mila euro sono stati sottratti alle casse del Comune di Palizzi dal sindaco, Walter Scerbo, e da due consiglieri di maggioranza, Antonio Proietto mentre un altro è in corso di rintraccio. Il tutto grazie alla complicità del titolare di un bar tabacchi, Luigi Palumbo di Brancaleone, approfittando dei cosiddetti “voucher lavoro”.

Il sindaco di Palizzi Walter Scerbo

Su richiesta della Procura di Locri e per ordine del Tribunale in tre sono stati questa mattina destinatari di una misura cautelare (due ai domiciliari, uno in carcere) mentre è ancora in fase di rintraccio uno dei consiglieri. Per loro, le accuse sono a vario titolo di abuso d’ufficio, peculato, concussione, corruzione e induzione indebita a dare o promettere utilità, falsità ideologica, tentata truffa ai danni dello Stato. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, usando il sistema dei voucher – pagati per prestazioni di lavoro inesistenti – i tre accumulavano un tesoretto che poi provvedevano a ritirare, grazie alla complicità del bar tabacchi in cui i buoni lavoro venivano acquistati, ovviamente a spese del Comune. Ventuno persone, fra cui consiglieri dimissionari e dipendenti comunali sarebbero state complici della truffa che ha permesso ai tre amministratori di attingere ripetutamente alle casse del Comune emettendo mandati di pagamento per rimborsi spese gonfiati a proprio favore, per liquidare a terzi prestazioni mai eseguite o per retribuire prestazioni diverse da quelle per cui i fondi erano stanziati.
Luigi Palumbo e Antonino Proietto

Tra gli indagati nell’inchiesta c’è anche l’ex vicesindaco del centro del Reggino, Davide Plutino, che, secondo quanto è emerso dall’indagine, si sarebbe appropriato indebitamente di oltre 98mila euro, quasi interamente destinati al gioco d’azzardo online, talvolta anche attraverso piattaforme di gioco illecite. Plutino si è dimesso dalla carica di vice sindaco e consigliere comunale a seguito delle perquisizioni effettuate dai carabinieri il 12 ottobre 2016 nel Comune e nelle abitazioni di alcuni indagati.

a. c.

https://www.youtube.com/watch?v=BH7xkiatFcM&feature=youtu.be

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