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Fondi Ue, ecco tutti i numeri del Por Calabria

Dall’informativa preparata per il Comitato di Sorveglianza emerge l’andamento della programmazione: il Fesr è al 38% di impegni assunti e al 10% di pagamenti sostenuti

Pubblicato il: 07/07/2018 – 13:41
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Fondi Ue, ecco tutti i numeri del Por Calabria
CATANZARO Per il Por Calabria arriva l’ora della verità. Si avvicina a grandi passi l’appuntamento con il quinto Comitato di sorveglianza, in programma martedì prossimo all’Unical, e sarà l’occasione per fare il punto sullo stato di attuazione della gestione e della spesa dei fondi comunitari nel ciclo 2014-2020. La traccia sarà quella descritta nell’informativa contenuta nella documentazione relativa ai lavori del Comitato e pubblicata sul portale “Calabria Europa”, il portale della Regione dedicato al Programma operativo. LO STATO DI ATTUAZIONE L’informativa è piena di numeri, che però, almeno prima vista, non sembrano particolarmente brillanti, evidenziando un certo affanno della Regione. La premessa. «Rispetto alle risorse assegnate al Programma nel suo complesso – è riportato – i dati relativi ai principali parametri finanziari considerati, tratti dal sistema di monitoraggio regionale (Siurp), alla data del 22 giugno 2018, registrano il seguente avanzamento: a) procedure di selezione avviate ed in corso di attivazione 83%; b) impegni assunti dai beneficiari 33%; c) pagamenti sostenuti dai beneficiari 9%». E ancora – prosegue il documento regionale – «tra i due fondi in cui si articola il Programma, il Fesr è quello che registra valori maggiormente significativi in termini di impegni assunti (38%) e pagamenti sostenuti (10%)». Nello specifico, l’informativa poi annota: «Nell’ambito degli Assi Prioritari registrano le migliori performance l’Asse 5 “prevenzione dei rischi” (impegni 102,8%, pagamenti 56,6%), l’Asse 7 “sviluppo delle reti di mobilità sostenibile” (impegni 47,4%, pagamenti 19,5%), l’Asse 14 “assistenza tecnica” (impegni 41%, pagamenti 17%), l’Asse 4 “efficienza energetica e mobilità sostenibile” (impegni 63,5, pagamenti 3%) e l’Asse 2 “sviluppo dell’agenda digitale” (impegni 30,3%, pagamenti 11%)». GLI AMBITI DI INTERVENTO DEL PROGRAMMA Nel documento consultabile sul portale “Calabria Europa” della Regione si fa poi il punto su quanto è stato finora realizzato. «Complessivamente – si legge ancora – sono stati pubblicati 39 avvisi pubblici, per un importo superiore a 500 milioni di euro, di cui 19 chiusi con graduatoria definitiva. Le procedure attivate hanno consentito il finanziamento di 1.240 beneficiari, di cui: 4 Parchi nazionali, 4 Università, 5 Province, 115 Comuni, 352 scuole e 534 piccole e medie imprese e il coinvolgimento di 1.544 studenti (con le borse di studio/master) e di 3.307 alunni (con attività extradidattiche). I grandi progetti e progetti suddivisi in fasi tra le programmazioni 2007/2013 e 2014/2020 (progetti a cavallo) assorbono risorse per un importo superiore a 400 milioni di euro». Settore per settore, ecco il quadro degli interventi previsti nel Por 2014-2020. Per il finanziamento delle operazioni individuate nell’ambito di Piani/Programmi, sono stati destinati circa 800 milioni di euro, con particolar attenzione data al settore dei rifiuti, per il quale sono stati destinati circa 45,8 milioni di euro per migliorare i sistemi di raccolta differenziata (ammessi a finanziamento 50 Comuni con più di 5.000 abitanti e sono in corso di valutazione le 223 istanze provenienti dai piccoli Comuni), e sono già in corso di realizzazione 29 interventi per la realizzazione e l’adeguamento delle isole ecologiche (2,2 milioni di euro). Quanto alla depurazione, l’informativa segnala l’approvazione, con delibera di Giunta 34/2018, del Programma di interventi per la messa in conformità degli agglomerati in procedura di infrazione ai sensi della direttiva 91/271/Cee. Per quanto riguarda il settore di prevenzione dei rischi, sono stati destinati oltre 200 milioni per contrastare erosione costiera e rischio idrogeologico e aumentare la sicurezza del territorio (individuati 114 interventi). Con riferimento alle politiche di contrasto delle disuguaglianze e del rafforzamento dei sistemi dell’inclusione e del lavoro, si segnalano gli avvisi pubblici su “Autoimpiego e autoimprenditorialita” (10 milioni per sostenere chi non ha un lavoro e vuole avviare nuove iniziative imprenditoriali o lavorare in autonomia (273 soggetti già selezionati con graduatoria provvisoria); “Dote Lavoro e Inclusione Attiva” (oltre 65 milioni di euro); “Reti Territoriali per la conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro” (12 milioni di euro per l’inserimento lavorativo e la permanenza nel mercato del lavoro delle donne calabresi); “Garanzia Giovani Tirocini formativi” (13 milioni) e “Potenziamento dei servizi per il lavoro” (circa 6 milioni, in continuità con il Programma Garanzia Giovani). Sul versante del sistema produttivo, l’informativa ricorda gli strumenti per la qualificazione dell’offerta turistica, la riorganizzazione e la ristrutturazione aziendale, l’internazionalizzazione delle imprese e l’introduzione nei processi produttivi di soluzioni tecnologie (oltre 54 milioni, già finanziate 289 iniziative a fronte delle oltre 3.000 istanze di finanziamento pervenute), per la creazione dei nuovi poli di innovazione e valorizzare l’innovazione applicata ai settori produttivi (circa 33 milioni), per il sostegno alla creazione di start up e spin off della ricerca (10 milioni, ammesse a finanziamento alla fase 1 68 iniziative per un totale di oltre 350 neo imprenditori); e ancora il Fondo regionale di ingegneria finanziaria (Frif) e del Fondo per l’Occupazione e l’Inclusione (Foi), per 28 milioni. LE PREVISIONI FUTURE L’informativa va poi al nocciolo della questione: cosa fare da qui a fine anno (oltre a correre velocemente e pancia a terra…). «Il target di spesa fissato al 31 dicembre 2018, per evitare di incorrere nel disimpegno automatico, è pari a 363 milioni di euro: si tratta pertanto – è scritto nel documento – di certificare una spesa ulteriore per 238 milioni di euro. Tenendo conto… delle previsioni formulate dai Settori regionali, coinvolti nel processo di attuazione del Programma, per oltre 400 milioni di euro, non si rilevano rischi rilevanti rispetto al raggiungimento del target di spesa previsto al 31 dicembre 18, pur in presenza di Assi meno performanti di altri: operando infatti il meccanismo del cosiddetto “N+3” a livello di Programma, gli Assi che registreranno livelli di spesa più elevati potranno sopperire, in termini di spesa, a quelli in ritardo di attuazione. L’informativa pubblicata sul portale “Calabria Europa” della Regione conclude: «In occasione della prossima domanda di pagamento finale dell’anno contabile 2017-2018, la spesa che si prevede di certificare dovrebbe superare i 200 milioni di euro, la maggior parte dei quali a valere sul Fesr (94%): allo stato i pagamenti già censiti nel sistema informativo regionale ammontano a poco più di 218 milioni di euro. Se tali previsioni saranno rispettate, nel secondo semestre dell’anno in corso, al fine di conseguire il target previsto per non incorrere nel rischio del disimpegno automatico, dovranno essere certificate ulteriori spese per poco più di 160 milioni di euro».

Antonio Cantisani redazione@corrierecal.it

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