Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 22:00
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Libero dopo la strage di Rozzano, la seconda vita del killer calabrese

Originario di Crotone, Vito Cosco uccise 4 persone nel 2003. Tra le vittime anche una bimba di due anni. Condannato a 20 anni, è uscito dal carcere per buona condotta. Oggi continua a vivere nel Mila…

Pubblicato il: 15/01/2019 – 11:50
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Libero dopo la strage di Rozzano, la seconda vita del killer calabrese
MILANO Nel 2003 uccise quattro persone a Rozzano, nel Milanese. A distanza di 15 anni è libero ed usa regolarmente i social network. A raccontare la “seconda vita” di Vito Cosco (nella foto pubblicata su Facebook), originario di Petilia Policastro, è l’edizione di Milano del Corriere della Sera. Era il 22 agosto del 2003 quando Cosco sparò a due amici-traditori, Alessio Malmassari e Raffaele De Finis, e nella furia omicida i proiettili colpirono anche il 60enne Attilio Bertolotti e la piccola Sebastiana di soli due anni. Il 42enne, che all’epoca dei fatti aveva 27 anni, vantava la sua parentela con gli assassini di Lea Garofalo, ma non aveva nessun ruolo apicale nella malavita di Rozzano, ma una fila di precedenti e denunce per occupazione abusiva, ricettazione, lesioni, ingiurie e minacce. Cosco venne arrestato dopo essere stato per 3 giorni l’uomo più ricercato d’Italia. Reo confesso della strage venne condannato a 20 anni con rito abbreviato poiché gli venne riconosciuta l’attenuante della provocazione che “neutralizza” l’aggravante della premeditazione. La condanna, in questi 15 anni, ha subito anche gli sconti previsti per buona condotta. Per Cosco dunque, come racconta il quotidiano, le porte del carcere si sono aperte già all’inizio dello scorso anno. Nessuna misura particolare è stata richiesta nei suoi confronti, neanche la sorveglianza speciale. Poco dopo essere uscito dal carcere era stato fermato perché alla guida di un’auto senza patente con una segnalazione in Procura. Oggi Cosco continua a vivere nel Milanese, a pochi chilometri dal luogo della strage e la sua seconda vita passa anche attraverso i social network.
Argomenti
Categorie collegate

x

x