«In Senato un odg per l'assunzione degli ex lsu-lpu»

ROMA «Continua la nostra battaglia, mia e del collega alla Camera Tucci a favore degli Lsu-Lpu. Ieri al Senato si è compiuto un altro passo in avanti in direzione del percorso di stabilizzazione dei lavoratori. Siamo in dirittura di arrivo, decisi a centrare un risultato di portata storica». È quanto si legge in una nota di Giuseppe Auddino, parlamentare del M5S. «Ieri il governo – spiega il senatore –, in sede di esame del decreto Semplificazioni al Senato, ha accolto come raccomandazione l’ordine del giorno a mia prima firma per l’assunzione delle categorie di lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità. In particolare, l’ordine del giorno impegna il governo ad adottare provvedimenti atti a consentire alle pubbliche amministrazioni utilizzatrici delle sopraindicate categorie di lavoratori di procedere alle assunzioni, derogando, per tutto il 2019, alla dotazione organica, al piano del fabbisogno del personale ed a tutti i limiti assunzionali previsti dalla vigente normativa». «La possibilità di derogare temporaneamente ai piani dei fabbisogni e del turnover – spiega Auddino – rappresenta il completamento del percorso di stabilizzazione per il quale ci siamo messi a lavoro fin da subito. Il ministero del Lavoro, il 7 agosto scorso ha destinato alla stabilizzazione degli Lsu risorse pari a 261 milioni di euro per 4 anni, di cui 86 milioni per la Regione Calabria. Successivamente, con una norma inserita nella legge di Bilancio, si è finalmente avviato il processo di stabilizzazione dei lavoratori. Dopo più di un ventennio caratterizzato da instabilità e precarietà assoluta, si è prevista la possibilità per le amministrazioni di assumere a tempo indeterminato, mediante l’utilizzazione delle somme stanziate a tale scopo dal ministero». «Continua, quindi – chiosa il parlamentare –, il mio impegno per dare dignità a questi lavoratori che, insieme alle loro famiglie, vivono da sempre in una situazione di precarietà ormai inaccettabile, nel silenzio e nella complicità dei vecchi governi che non hanno mai voluto procedere ad assunzioni definitive».