COSENZA «Questa mattina ho deciso di lasciare il gruppo consiliare regionale di Forza Italia, cui in questi anni ho prestato la mia attività politica, e di aderire a quello Misto». Così il consigliere regionale Ennio Morrone, sul cui atteggiamento indipendente (per i sostenitori, oppure ondivago, per i detrattori) si scrive da tempo, specie dopo il sostegno offerto al centrosinistra – in chiave anti-Occhiuto – alle ultime comunali di Cosenza. I toni, al solito, sono soft: «Ringrazio –dice Morrone- gli ex presidenti del suddetto gruppo ovvero il collega Alessandro Nicolò per gli anni trascorsi e, per l’ultimo periodo, Mimmo Tallini e Claudio Parente con i quali ho instaurato un’amichevole e proficua collaborazione maturata durante la mia permanenza all’interno della formazione azzurra».
La motivazione dell’addio trova sostanza in quella che Morrone definisce una mutazione dei princìpi politici del partito: «Sebbene non iscritto formalmente a Forza Italia da più tempo ne condividevo comunque l’indirizzo politico: circostanza, questa, venuta a mancare non per accadimenti di carattere locale quanto per una mutata impostazione nazionale dello stesso. Ecco perché – conclude il presidente della commissione speciale di Vigilanza della Regione Calabria – non ho ritenuto più opportuno continuare a operare in seno a tale compagine dove ho sempre lavorato nell’esclusivo interesse dei calabresi». Nulla da ridire, dunque, sulle iniziative del partito regionale, mentre l’impostazione politica nazionale non convince il consigliere cosentino.
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