COSENZA Eseguiti nella notte tra venerdì e sabato due trapianti di rene su due giovani cosentini in dialisi. Il prelievo degli organi è stato effettuato a Germaneto su un donatore maschio di 62 anni, deceduto per emorragia celebrale. I reni, giunti all’ospedale Annunziata di Cosenza nella mattinata di venerdì sono stati separati dall’equipe Epato-Bilio-Pancreatica e Trapianti (dottori Sebastiano Vaccarisi, Vincenzo Pellegrino e Massimiliano Battaglia) e sono stati trapiantati sui giovani, nel corso di due interventi, uno di seguito all’altro, iniziati alle ore 19 di venerdì e finiti alle ore 3.30 di sabato mattina.
Uno «sforzo organizzativo importante» – fa sapere la direzione aziendale dell’Annunziata – che ha visto coinvolti oltre all’equipe di trapianti, (Vaccarisi, Pellegrino e Battaglia), gli anestesisti (dottori Demetrio Bonofiglio, Valeria Gambardella) i nefrologi (dottore Francesca Maselli) e gli strumentisti di sala operatoria del nuovo blocco “A. Petrassi”.
«È stata una corsa contro il tempo – hanno dichiarato i dottori Vaccarisi e Pellegrino – avevamo l’esigenza di garantire entrambi i trapianti nel cosiddetto “tempo critico” ovvero entro massimo le 24 ore dall’espianto. La difficoltà era quella di compiere le operazioni di controllo degli organi e i trapianti, due, in un lasso di tempo che avrebbe potuto risultare insufficiente. Ce l’abbiamo fatta: gli interventi sono riusciti. Attendiamo fiduciosi il decorso post operatorio».
«Quella di stanotte – ha dichiarato il commissario dell’Ao Achille Gentile – è la testimonianza concreta, che anche in Calabria c’è una buona sanità. Erogata da professionisti capaci e responsabili che a fatica e lontano da polemiche e scontri, lavorano con responsabilità, perseveranza e passione. Una lavoro di squadra e in sinergia, che evidenzia, ancora una volta l’obiettivo comune che ciascuno di noi ha l’obbligo di perseguire: il buon funzionamento di una struttura sanitaria pubblica, di grande importanza per il territorio, come è l’Annunziata».
«All’equipe che ha lavorato ieri e stanotte al duplice trapianto – ha detto Gentile – va il mio ringraziamento e la mia più viva soddisfazione. Gli sforzi economici, in termini di ristrutturazione e investimenti in nuove tecnologie, sarebbero vani se non ci fossero professionisti come loro in grado di declinare al meglio le scelte del management, dimostrando, che anche in Calabria la sanità sta cambiando e lo dimostrano i fatti».
Le operazioni di prelievo e allocazione degli organi sono state coordinate dal Centro regionale Trapianti diretto dal dr. Pellegrino Mancini. «Il ringraziamento va anche – ha concluso Gentile – ai familiari del donatore che, nel momento doloroso della perdita del congiunto, hanno deciso per un gesto di grande generosità e altruismo».
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