Corigliano Rossano, è partita la caccia ai candidati

di Luca Latella CORIGLIANO ROSSANO A Corigliano Rossano i giochi politici sono quasi fatti. Le quattro coalizioni in ballo sembrano ormai essere definite nei contenitori idee ma non nelle liste. La ricerca spasmodica in queste ore, in questi giorni, è quella della candidata e del candidato da schierare per rimpinguare le truppe. Perché nel trambusto del numero delle liste (mezze) annunciate, alcune delle quali sembrano un bluff per destabilizzare gli avversari, poi in realtà gli elenchi vanno “riempiti”. Ed allora scatta la corsa ai 24. Il reclutamento sta diventando una barbarie, si cerca fra le famiglie numerose e non, negli uffici pubblici e privati, fra le associazioni, finanche nelle gruppi di volontariato. Un rastrellamento a “tappeto” da parte delle coalizioni, che potrebbe trasformarsi presto in un caos vero e proprio. E come in ogni “buona” elezione comunale che si rispetti, non mancheranno le lotte fratricide come lo spiegamento di parenti diretti o addirittura sorelle e fratelli in schieramenti avversi. Era già avvenuto a Rossano nel 2016 con un padre da una parte ed un figlio da un’altra. Adesso l’arruolamento frenetico sta tutto nel rafforzarsi, sì, ma anche nell’indebolire l’avversario, piazzando candidati possibilmente nel cuore del “nemico”. Si mormora che saranno fra dodici e quattordici (ed anche di più) le liste a supporto di Giuseppe Graziano, altrettante quelle che sosterranno Gino Promenzio che ha già deciso di affidare alle donne i capilista, più le quattro, cinque di Flavio Stasi e quella del Movimento Cinque Stelle che candida Claudio Fiorentino. A conti fatti, dunque, potrebbero essere fra 600 e 800 i candidati al consiglio comunale con una media impressionate di uno ogni cento abitanti. Un esercito, insomma, che – lo dicono le statistiche delle ultime tre tornate comunali di Rossano e Corigliano – traineranno i candidati a sindaco con dati che si aggirano tra il 65-70%% dei votanti che si recano alle urne al primo turno, per poi abbandonarli e far calare drasticamente i numeri al secondo turno di ballottaggio di almeno venti punti percentuali. (redazione@corrierecal.it)