ROMA È, da sempre, uno dei rappresentanti della linea “ortodossa” all’interno del Movimento Cinquestelle. Il senatore calabrese Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia, conferma il proprio “status” politico anche sulla vicenda che vede coinvolto il sottosegretario leghista Armando Siri. Morra ha un’opinione molto chiara sulla vicenda: se Armando Siri dovesse restare al suo posto si dovrebbe far cadere il governo Lega-M5S? «Secondo me sì, problemi non ce ne saranno», perché «tra il mantenere un esecutivo che manda messaggi equivoci e il far capire che la prima emergenza di questo Paese è combattere le organizzazioni mafiose, M5S non avrà esitazione alcuna nello scegliere in coerenza con i valori fondativi del movimento», dice ad Agorà, su Raitre. «Gli scenari si stanno valutando ora per ora», spiega Morra, «ma in qualità di capo politico Luigi Di Maio ha fatto capire che sarebbe intollerabile la permanenza di Armando Siri nella compagine governativa», quindi «siamo fiduciosi un provvedimento in tal senso verrà preso».
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