di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Non una lista della spesa ma delle priorità di intervento. Cgil, Cisl e Uil in un incontro con i media hanno presentato le proposte di buon governo da affidare al futuro sindaco di Corigliano Rossano.
Tante idee, anche concrete, ma anche molte critiche all’indirizzo del commissario prefettizio per una gestione della città definita anche «drammatica». I segretari generali territoriali Giuseppe Guido (Cgil Sibaritide-Pollino-Tirreno), Giuseppe Lavia (provinciale Cisl) e Roberto Castagna (provinciale Uil), non sono andati per il sottile.
«Sarà una sfida tutta da vincere – ha esordito Lavia – e bisognerà dare gamba alla terza città della Calabria. Chiediamo al prossimo sindaco di costruire un modello di governo partecipativo, che punti al dialogo sociale e metta al centro i lavoratori e i giovani. Un patto, quindi, per lo sviluppo, la legalità, il lavoro e l’inclusione sociale, aperta a tutti gli organi intermedi e con una consulta economico-sociale utile alla condivisione delle proposte per far funzionare meglio la città». «Fondamentale», per i confederali, un nuovo Piano strategico comunale così come «prioritarie e centrali» dovranno essere le tematiche legate al lavoro. Di metodo ha parlato il cigiellino Giuseppe Guido, durissimo peraltro col commissario Bagnato. «Noi confederali insieme siamo stati d’esempio a stilare questo memorandum, limando anche alcune posizioni, per un metodo di lavoro che offriamo alla collettività e a chi si candida. È il momento che il bene comune prevalga in questa fase di costruzione della nuova città – ha detto – e ci saremmo aspettati che i tre candidati alla carica di sindaco pretendessero di sapere insieme, ad esempio, la situazione delle casse comunali dal commissario. Si sarebbe trattato di uno scatto culturale da parte di chi vuole governare la terza città della Calabria. La fusione – ha aggiunto Guido testualmente – fornisce una grande opportunità di sviluppo e siamo felici che tra dieci giorni chiuderemo la drammatica fase commissariale. Al commissario Bagnato abbiamo ricordato sempre che non è qui per un commissariamento per mafia e che avrebbe potuto tranquillamente confrontarsi con le parti sociali, come per l’ultima determinazione che riguarda la riorganizzazione degli uffici comunali. Ebbene, in un anno e mezzo il commissario – ha sottolineato ancora – si riduce agli ultimi dieci giorni di mandato per la pianificazione delle le posizioni organizzative: da sindacalista e cittadino la ritengo un’offesa. Vorrei sapere anche se ha approvato il bilancio». Le parole di pietra di Giuseppe Guido, sono state sostenute anche da Roberto Castagna della Uil. «Bagnato ha spento ogni entusiasmo – ha dichiarato il segretario generale provinciale – forse sarebbe stato meglio inviare, per un compito così delicato, qualcuno più esperto in fusioni».
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LE PROPOSTE Tra le primissime priorità presentate, i confederali chiedono un impegno formale ai candidati a sindaco alla sottoscrizione, in caso di elezione, di un patto per lo sviluppo, la legalità, il lavoro e l’inclusione sociale attraverso l’istituzione della consulta economico-sociale aperta a tutti i portatori di interessi territoriali e un nuovo piano strategico. Tra le richieste, «il lavoro prima di tutto» attraverso la promozione dello sviluppo economico e produttivo, un piano per l’agrumicultura, la rete della cultura e del turismo, intesa come una grande infrastruttura vitale per la città, come un driver di sviluppo. E poi il Distretto Agro-Industriale di qualità capace di vincere la sfida della compatibilità tra salvaguardia dell’ambiente, tutela delle produzioni e industria eco-sostenibile al servizio della filiera agricola. Quindi la pesca. Secondo i confederali la nuova amministrazione comunale dovrà confrontarsi con la Regione per richiedere il finanziamento di uno studio sugli stock ittici che riapra anche la pesca alla sardellina, l’oro bianco dell’alto Jonio. Tra le opzioni urbanistiche, inoltre, Cgil, Cisl e Uil propongono il Piano Strutturale Associato che dovrà contenere il consumo del suolo, la valorizzazione dei centri storici e delle aree costiere, il miglioramento dei servizi e degli standard urbanistici, il collegamento fra le due aree urbane con la costruzione di una area di servizi con collocazione baricentrica e l’unione dei due lungomari per un waterfront unico e tra i più estesi d’Italia.
Con la richiesta di sottoscrivere un patto per la legalità, i confederali pongono le infrastrutture come nodo intemodale della Sibaritide. Invitano il futuro sindaco ad impegnarsi per la linea ferroviaria jonica elettrificata e con collegamenti ad alta velocità, la metropolitana leggera Roseto-Crotone «che dovrà trovare finanziamento nella nuova Programmazione 2021-2027 attraverso la realizzazione del doppio binario e completando, così, il quadro regionale del sistema di metropolitane» e l’avvio dei lavori per il terzo megalotto della ss 106 Roseto-Sibari, beneficiari di un finanziamento di 1,3 miliardi di euro. Senza dimenticare la prosecuzione dell’ammodernamento della statale nel macrolotto Sibari-Mandatoriccio che collegherà «la città di Corigliano Rossano con l’autostrada del Mediterraneo grazie ad una infrastruttura viaria a 4 corsie». Al centro delle infrastrutture i tre sindacati collocano anche il porto, che va sostenuto con «l’approvazione del Piano Regolatore del Porto stesso in una visione di integrazione con Gioia Tauro e con la realtà produttiva territoriale» e la Zes. Ed ancora il welfare: l’assistenza all’autonomia degli alunni diversamente abili, il decoro urbano e cura del verde, la raccolta differenziata spinta porta a porta, i servizi per l’infanzia, per gli anziani, per disabili e per la non autosufficienza, i centri di aggregazione sociale, un nuovo piano per il trasporto pubblico locale e maggiori attenzioni per le contrade. Il documento redatto dai confederali si conclude con la richiesta di impegno per la riorganizzazione della macchina comunale, l’avvio a soluzione della questione centrale Enel, il completamento della rete fognante e della depurazione delle acque e dell’ospedale della Sibaritide. A proposito di sanità, nell’attesa del nuovo presidio, «l’amministrazione dovrà da subito avviare una interlocuzione con l’Asp affinché dalla medicina di territorio, alla prevenzione, dalla emergenza-urgenza, alla specialistica ambulatoriale, la comunità abbia assicurati servizi moderni ed efficienti». In ultimo, ma non per importanza, i presìdi dello Stato: l’istituzione del tribunale di Corigliano Rossano e l’elevazione a rango provinciale della sede Inps. (redazione@corrierecal.it)
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