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Turista muore in un incidente in Toscana, indagato 35enne di Castrovillari

Si tratta del conducente di un bus che si è ribaltato sulla Siena-Firenze. Sostituiva un suo dipendente «che aveva bisogno di riposare». La vittima è una 40enne russa, 37 i feriti. La Procura indag…

Pubblicato il: 22/05/2019 – 17:53
Turista muore in un incidente in Toscana, indagato 35enne di Castrovillari

SIENA È indagato per omicidio stradale e lesioni l’autista di un pullman che si è ribaltato sulla Siena-Firenze. Nell’incidente è morta una donna russa di 40 anni e sono rimaste ferite 37 persone. La Procura di Siena ha aperto un fascicolo d’indagine a carico dell’uomo, 35enne di Castrovillari (Cosenza), titolare dell’azienda di noleggio autobus per turisti. Gli inquirenti stanno effettuando accertamenti per ricostruire la dinamica dell’incidente. La Procura ha anche affidato un incarico peritale per condurre verifiche sul guard rail e sull’assetto infrastrutturale della superstrada. Da quanto emerge, inoltre, la polizia stradale non avrebbe rilevato segni di frenata.
Il 35enne «era venuto in sostituzione di un suo dipendente che aveva bisogno di riposare». A dirlo, parlando con i giornalisti sul luogo dell’accaduto, è stato un suo collega che è riuscito a mettersi in contatto telefonico con lui dopo l’incidente: «Mi ha solo detto “sono andato giù, sono andato giù”». Riguardo alla sostituzione, il collega del 35enne ha spiegato: «Lo ha raggiunto a Roma l’altro ieri per dargli il cambio perché il suo dipendente doveva rientrare a casa per fare le 48 ore di riposo» previste. «Ero con lui fino alle 22.30 di ieri – ha aggiunto -, abbiamo finito il turno alle 21.30 e abbiamo cenato in un locale a Montecatini Terme con kebab e Coca Cola». Riguardo al pullman il testimone afferma che «è una macchina nuova da 400mila euro e gommata nuova».
IL RACCONTO DEL TESTIMONE «Ho sentito» l’autista «bisbigliare che ha abbassato il volume della radio, un momento brevissimo che lo avrebbe portato fuori strada. Era traumatizzato». Lo racconta ai giornalisti un testimone cha prestato i primi soccorsi. «Ero con in auto dietro al pullman, andavo piano sugli 80 km/h ma anche lui andava sugli 80», ha spiegato il teste. Poi, prosegue, «in una frazione di secondo il pullman ha preso un pilone d’acciaio, la barriera stradale lo ha trattenuto sulla strada poi è andato a finire sotto». Quindi riferisce che col figlio e due boscaioli è sceso nella scarpata. «Abbiamo rotto i vetri e fatto uscire tutti – prosegue -. Scendendo abbiamo visto tre persone accartocciate, una si è visto subito che era grave». «Anche l’autista si è prodigato» per aiutare i passeggeri feriti «chi aveva l’occhio gonfio, chi il braccio ferito, chi perdeva sangue; sono state scene di terrore, quei turisti hanno visto la morte con gli occhi; si aggrappavano con il cuore come se tu fossi un angelo».

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