Si legge in: 1 minuto
Cambia colore:
Vibo, scavi in un'area a vincolo archeologico: denunciati due “tombaroli”
Uno di loro era già noto per ricettazione di beni. Quell’area era stata al centro di un’inchiesta per traffico di reperti
Pubblicato il: 07/06/2019 – 14:19
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo

VIBO VALENTIA I carabinieri hanno denunciato due persone sorprese a scavare all’interno di un’area sottoposta a vincolo archeologico. I due, entrambi residenti a Sorianello, sono stati notati in atteggiamento sospetto nella zona protetta da vincolo da parte della Soprintendenza regionale per i beni e le attività culturali della Calabria, nei pressi di una villa ubicata in pieno centro cittadino, a Vibo. I carabinieri hanno sorpreso i due mentre stavano eseguendo degli scavi. Si tratta di B.A., 44 anni, subagente di un’agenzia assicurativa e di N.A. (61), disoccupato, entrambi già noti alle forze dell’ordine, il secondo per ricettazione di beni archeologici.
Il sospetto è che siano dei “tombaroli”. L’area è la stessa che nel 2010 fu interessata da un’inchiesta dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza e dal Ros di Catanzaro che portò all’arresto di diverse persone per traffico illecito di reperti.
Una rete che sarebbe stata collegata alla famiglia di ‘ndrangheta dei Mancuso di Limbadi.
Argomenti
Categorie collegate
Ultime dal Corriere della Calabria
Edizioni provinciali