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Processo Frontiera, la Dda di Catanzaro chiede più di 400 anni di carcere

‘Ndrangheta e appalti, chiusa la requisitoria. Chiesti 20 anni di reclusione per il boss Muto, già detenuto al 41 bis, 11 anni per l’imprenditore Giorgio Ottavio Barbieri, 24 anni per Emilio Iacovo e…

Pubblicato il: 10/06/2019 – 18:03
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Processo Frontiera, la Dda di Catanzaro chiede più di 400 anni di carcere
di Michele Presta PAOLA Sono servite tre udienze al procuratore aggiunto Vincenzo Luberto e al collega Romano Gallo della Dda di Catanzaro per formalizzare le richieste di condanna a carico dei 39 imputati coinvolti nel processo “Frontiera” che hanno scelto il rito ordinario. Al collegio giudicante del Tribunale di Paola presieduto da Alfredo Cosenza con a latere i colleghi Vincenzo D’Arco e Rosamaria Mesiti, i due pubblici ministeri hanno chiesto la condanna ad anni 20 per Franco Muto, capo dell’omonimo gruppo criminale attivo nel tirreno cosentino, già detenuto al regime di carcere duro previsto dall’articolo 41bis. Undici e dieci anni sono stati chiesti rispettivamente per Giorgio Ottavio Barbieri e Massimo Longo. L’imprenditore romano ed il suo braccio destro sono finiti nel procedimento penale iniziato nel 2016 visti i loro rapporti con i presunti intranei alla cosca di ’ndrangheta cetrarese a causa dei versamenti (11mila euro mensili, ndr) fatti a favore del gruppo che gli avrebbero garantito copertura e indipendenza negli appalti poi vinti nella provincia di Cosenza e che sono anche al centro del procedimento “Lande desolate” (qui la requisitoria relativa alla posizione dei due imputati). Nell’indagine finì anche la sorella di Giorgio Barbieri, Francesca, per la quale la magistratura antimafia ne ha chiesto l’assoluzione. Agli imputati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina e usura illecita, concorrenza con violenza e minaccia. Il reato di associazione è aggravato dalla mafiosità. Egemonia nel mercato del pesce da 40 anni (come spiegato qui nel corso della requisitoria) smercio del pescato a condizione imposte dal clan anche quando le società riconducibili ai Muto erano in regime di amministrazioni giudiziaria. Poi, tutta una serie di episodi di cessione di sostanza stupefacente, ricostruite in aula nel corso della requisitoria affidata al pm Romano Gallo. (m.presta@corrierecal.it) LE RICHIESTE DI CONDANNA Antonio Abbruzzese, 12 anni Giuseppe Antonuccio, 11anni Giorgio Ottavio Barbieri, 11 anni Francesca Barbieri, richiesta di assoluzione Davide Bencardino, 13 anni Pier Paolo Bilotta, 13 anni Agostino Bufanio, 11 anni Giuseppe Calabria, 5 anni Vincenzo Campagna, 12 anni Giuseppe Candente, 6 anni Gino Caroprese, 13 anni Luca Carrozzini, 11 anni Marco Carrozzini, 1 anno e 4 mesi Enzo Casale, 13 anni Angelo Chianello, 6 anni e 2 mesi Simone Chiappetta, 11 anni Giuseppe Crusco, 13 anni Gaetano Favaro, 13 anni Pier Matteo Forestiero, 20 anni Amedeo Fullin, 13 anni Cono Gallo, 11 anni Vito Gallo, 24 anni Agostino Iacovo, 11 anni Emilio Iacovo, 24 anni Maria Iacovo, 1 anno e 8 mesi Massimo Longo, 10 anni Simone Iannotti, 11 anni Laura Maccari, 1 anno e 8 mesi Alessandra Magnelli, 6 anni Antonio Mandaliti, 20 anni Francesco Muto, 20 anni Antonio Pignataro, 13 anni Maurizio Rango, 12 anni Andrea Ricci, 12 anni Michele Rizzo, 1 anno e 4 mesi Simona Maria Assunta Russo, 6 anni Mariangela Tommaselli, 1 anno e 8 mesi Alexander Tufo, 13 anni Luigino Valente, 22 anni.
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