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In 25mila a Reggio per il corteo dei sindacati. «Ripartiamo dal Sud» – FOTO E VIDEO

Ci sono i segretari generali Landini, Furlan e Barbagallo. Più di 200 pullman arrivati in città. Si canta “Lavoro, lavoro” e “Bella ciao”. In piazza anche Oliverio: «L’Italia ha bisogno di rimettere…

Pubblicato il: 22/06/2019 – 9:55
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In 25mila a Reggio per il corteo dei sindacati. «Ripartiamo dal Sud» – FOTO E VIDEO
REGGIO CALABRIA È partito a Reggio Calabria il corteo della manifestazione nazionale “Ripartire dal Sud” organizzata da Cgil, Cisl e Uil. In testa al corteo, aperto da uno striscione con la scritta “#futuroalLavoro. Ripartiamo dal Sud per unire il Paese”, ci sono i segretari generali Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Il corteo, che ha preso il via da Piazza De Nava, sta attraversando corso Garibaldi per raggiungere Piazza Duomo, dove si terranno i comizi conclusivi. «Una mobilitazione nazionale unitaria – hanno sostenuto i sindacati – per rivendicare dal Mezzogiorno la centralità del lavoro come leva per eliminare le profonde disuguaglianze sociali, economiche e territoriali che esistono in Italia». A Reggio Calabria, protagonista dopo 47 anni di una nuova grande manifestazione sindacale unitaria, sono giunti più di 200 pullman di manifestanti provenienti da diverse regioni del Sud e del Paese. Ai colori delle bandiere sindacali che animano il corteo si sono uniti slogan come “Lavoro, Lavoro” e cori sulle note di “Bella ciao”. E a Reggio sono arrivati dalla Sicilia alla Campania, ma anche dalla Puglia, dal Veneto, da Torino e da ogni angolo della Calabria. Sono 25mila, per i sindacati, i partecipanti alla manifestazione. Ci sono lavoratori e pensionati, tantissimi lavoratori precari e molti migranti tra quanti manifestano per chiedere attenzione e spazio nell’agenda del Governo per il Sud, che ha enormi potenzialità, secondo i sindacati, ma rischia di ancora posizioni accrescendo il divario con il resto del Paese e dall’Europa. ZINGARETTI: «DAI SINDACATI UN GRANDE MESSAGGIO» Nel corteo anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti. Da lui un «grazie al mondo del lavoro, che oggi batte un colpo importante». Zingaretti (sotto l’intervista realizzata da Alessia Candito) parla di «tradimento» da parte della Lega nei confronti del Sud che «ha bisogno di investimenti». Ma spiega che «questa piazza parla anche a noi, perché è il momento di costruire un piano per l’Italia, per il lavoro, per la sostenibilità ambientale, per la crescita. Bisogna dire basta al partito delle disuguaglianze. L’Italia deve essere difesa da Di Maio e Salvini che pensano solo ai loro partiti. Dai sindacati oggi viene un grande messaggio. Negli ultimi mesi – ha aggiunto – Cgil, Cisl e Uil hanno dimostrato che si può riprendere una battaglia politica e una lotta, ma soprattutto che si può ricostruire l’alternativa che manca a questo Paese. Noi siamo qui esattamente per questo, per dare rappresentanza a chi ha capito che Di Maio e Salvini con i loro selfie hanno preso in giro gli italiani». https://www.youtube.com/watch?v=dDHjy6JPo9k OLIVERIO: «L’ITALIA HA BISOGNO DEL SUD» In piazza anche il governatore Oliverio: «È una manifestazione straordinaria – ha detto –. Io, a nome della Calabria, dico grazie alle organizzazioni nazionali regionali per aver scelto la Calabria, Reggio Calabria, per questa grandissima manifestazione. Il Mezzogiorno è stato cancellato dall’agenda di Governo. Abbiamo bisogno di riaccendere i riflettori sul Mezzogiorno. Il governo deve assumere il Mezzogiorno come risorsa per far ripartire il Paese. Senza il Sud il Paese non va da nessuna parte. Abbiamo bisogno di politiche del lavoro, al Sud ed in modo particolare in Calabria. Abbiamo bisogno di un grande progetto di ammodernamento infrastrutturale, abbiamo bisogno di sostegno alle imprese. Abbiamo bisogno di proiettare l’Italia nel Mediterraneo ed il Sud è il ponte verso il Mediterraneo. La manifestazione di oggi – ha continuato – dice che l’Italia ha bisogno di politiche di coesione e non di disarticolazione. Che l’Italia ha bisogno, per pesare di più in Europa, di essere unita, di utilizzare le più grandi potenzialità ed il Sud, che tra queste è la più grande potenzialità, per aprire una prospettiva nuova. L’Italia una, non l’Italia spezzettata, per costruire una prospettiva di crescita».
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