Si legge in: 1 minuto
Cambia colore:
Clan in Emilia, i Grande Aracri al gip: «Non c'entriamo niente con la 'ndrangheta»
Francesco, Paolo e Salvatore, fratello e nipoti del boss Nicolino, sono stati arrestati nella recente operazione “Grimilde”
Pubblicato il: 28/06/2019 – 18:03
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo

REGGIO EMILIA Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Francesco, Salvatore e Paolo Grande Aracri, rispettivamente fratello e nipoti del boss Nicolino già coinvolto in “Aemilia”, il più grande processo al nord contro la ‘ndrangheta.
I tre familiari del boss sono stati arrestati a Brescello, nella Bassa reggiana dove la cosca aveva messo radici, durante il blitz della polizia nell’operazione “Grimilde” nella notte fra lunedì e martedì scorso.
«Noi non c’entriamo niente con la ‘ndrangheta, sono cose che in casa nostra non sono mai entrate;
paghiamo il fatto di chiamarci Grande Aracri». Sarebbe questa l’unica frase, secondo quanto appreso successivamente, che avrebbe detto Paolo Grande Aracri al Gip.
Argomenti
Categorie collegate
Ultime dal Corriere della Calabria
Edizioni provinciali