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Il docente calabrese «censurato» in Rai per la maglietta pro Ong

Repubblica racconta la storia dell’antropologo Schirripa: «Mi sono rifiutato di togliermi la t-shirt e sono stato accompagnato fuori dagli studi»

Pubblicato il: 29/06/2019 – 8:23
Il docente calabrese «censurato» in Rai per la maglietta pro Ong

Repubblica racconta la storia del professor Pino Schirripa, docente di Antropologia alla Sapienza di Roma, originario di Martone, che voleva partecipare a una trasmissione Rai con la maglietta recante la scritta «Mediterranea saving humans», l’ong impegnata nel salvataggio in mare dei migranti provenienti dalle coste africane. Giovedì mattina, il docente di origini calabresi, è arrivato nella sede Rai di via Teulada per prendere parte a Cinematografo, programma condotto da Gigi Marzullo. Ma davanti alle telecamere non è mai arrivato. «Al momento di entrare in studio, già con il microfono addosso, prima alcuni addetti dello staff poi lo stesso Marzullo mi hanno chiesto di togliere la maglietta – ha spiegato a Repubblica –. Mi hanno detto che in Rai non si possono esibire loghi commerciali. Ho risposto che il marchio era semplicemente umanitario: insomma, non ero lì a vendere prodotti».
Il confronto con il conduttore non sarebbe andato meglio. Marzullo, infatti, avrebbe detto a Schirripa «che non avrei partecipato alla trasmissione se non avessi tolto la maglietta. Ho risposto che non avrei accettato censure. Sono stato accompagnato fuori. Con la solidarietà di tanti tecnici della Rai che sono venuti a stringermi la mano. Alcuni mi hanno invitato a raccontare quello che è successo e a riferire che sono dalla mia parte». Una provocazione? «L’ho fatto apposta. Volevo capire se oggi è ancora possibile far passare messaggi di umanità, specie quando abbiamo negli occhi le immagini della Sea-Watch», spiega il prof.
Schirripa, che ha in corso una ricerca sugli immigrati di seconda generazione, non si ritiene certo un estremista. Piuttosto sottolinea che «l’umanità non ha diritto di cittadinanza in tv: un politico può esibire la scritta “ruspe sui rom” sulla felpa e io non posso indossare la maglietta di Mediterranea. È proprio uno strano paese, il nostro».

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