di Pietro Bellantoni
REGGIO CALABRIA Il debutto ufficiale avverrà a Roma il prossimo 25 luglio, quando Giorgia Meloni accoglierà in Fratelli d’Italia i 5 consiglieri regionali calabresi che avevano aderito a Direzione Italia, il movimento di Raffaele Fitto.
Sarà proprio l’europarlamentare e co-presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti a presentare le new entry alla leader di Fdi. Peppe Neri, Vincenzo Pasqua, Franco Sergio, Ennio Morrone e Tonino Scalzo sono dunque pronti a lasciarsi il passato alle spalle e a intraprendere una nuova avventura politica che potrebbe riservare diverse sorprese alle prossime Regionali.
I cinque calabresi non saranno gli unici ad aderire, dal momento che l’iniziativa romana è stata pensata come atto conclusivo di quel patto federativo che vedrà confluire tutti i componenti nazionali di Direzione Italia nel partito di Meloni. Nel pomeriggio del 25, dopo il “battesimo” dei fratellisti, calabresi e non, si svolgerà l’assemblea nazionale di Fdi, nel corso della quale saranno ratificati i nuovi ingressi.
FDI SI RAFFORZA Prosegue dunque il processo di rafforzamento di Fdi, che ormai punta a diventare la seconda forza di un centrodestra sempre più a vocazione sovranista. I sondaggi – dopo i risultati incoraggianti delle ultime Europee – continuano a registrare una crescita costante del partito, che oggi si attesterebbe tra il 6 e l’8%, cioè a un passo da Forza Italia, a cui l’inedita lotta correntizia scatenata da Giovanni Toti sta creando non pochi danni dal punto di vista del consenso.
Le dinamiche nazionali e il nuovo riposizionamento dei fittiani non potranno non avere effetti anche in Calabria, soprattutto per quel che riguarda le prossime elezioni regionali, il cui quadro comincerà a delinerarsi quando il Pd farà chiarezza sul governatore Oliverio (sarà ricandidato o no?) e quando, nel caso del centrodestra, Salvini deciderà le alleanze.
Il sondaggio che assegnava a Salvini e Meloni una forza parlamentare pari al 46% (38% Lega, 8% Fdi) ha disegnato uno scenario del tutto nuovo e agitato i sonni del M5S e di Forza Italia. Per il momento si tratta solo di una suggestione, ma il riavvicinamento dei due leader (dopo mesi di incomprensioni e scontri) e la possibilità di un voto anticipato potrebbero anche portare a un patto elettorale sovranista destinato a cambiare tutti gli equilibri nazionali e, ovviamente regionali. Cosa succederebbe in Calabria se Salvini e Meloni dovessero siglare un’alleanza di questo tipo? E quale sarebbe il destino di Fi e di Mario Occhiuto, indicato dal coordinamento regionale quale candidato governatore?
Al di là delle ipotesi, resta un dato: il consolidamento di Fdi nelle varie realtà regionali e, in particolare, in Calabria, dove le ultime Europee hanno fatto registrare uno straordinario 10%. L’ingresso di 5 consiglieri regionali in carica non farà altro che accrescere il peso politico del partito di Meloni. L’ex ministro, anche in virtù dei nuovi innesti, potrebbe dunque rivendicare con più forza la leadership di Wanda Ferro quale candidata della coalizione e complicare ulteriormente i piani dei berlusconiani. L’ago della bilancia sarà sempre la Lega. Pare infatti che Salvini, malgrado abbia dichiarato – più o meno esplicitamente – l’intenzione di non schierare un proprio candidato in Calabria, sia intenzionato ad avvalersi del suo diritto di veto sui nomi proposti dai (possibili) alleati. Il ministro dell’Interno potrebbe così concentrarsi sulla campagna elettorale in Emilia Romagna e avere un candidato “gradito” in Calabria.
I fratellisti giocano dunque su più fronti e credono di avere gli atout giusti per ogni tavolo. Meloni, oltre alla Regione, ha dichiarato di voler dire la sua anche a Reggio Calabria, dove nei prossimi mesi si tornerà al voto per il rinnovo del consiglio comunale. In questo caso, il candidato sindaco più probabile è Alessandro Nicolò, sul cui nome è d’accordo tutta la dirigenza regionale.
COSA SUCCEDE IN CONSIGLIO Il quadro è insomma in continua evoluzione e, forse, le ferie estive contribuiranno a renderlo più nitido. Sono invece pochi i dubbi su quel che succederà in consiglio regionale nel prossimo futuro. Pare infatti che i cinque fittiani in procinto di abbracciare Meloni siano al lavoro per unirsi con gli altri due consiglieri regionali fratellisti, Fausto Orsomarso e lo stesso Nicolò. L’idea è quella di creare un gruppo unico sotto le insegne di Fdi. La nuova formazione, con ben sette membri, diventerebbe il secondo gruppo più numeroso di Palazzo Campanella, dietro solo al Pd (che ne ha nove, al netto delle “autosospensioni” di Guccione, Bevacqua e Ciconte).
Il gruppo meloniano andrebbe dunque a compattare la minoranza e aggraverebbe la situazione del centrosinistra fedele a Oliverio, ormai privo dei numeri per poter governare. (p.bellantoni@corrierecal.it)
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