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Corigliano Rossano, i primi 40 giorni della “rivoluzione” di Stasi

Il sindaco traccia un primissimo bilancio della sua amministrazione: «Siamo già una grande città, ma dobbiamo finire di “misurarci” su ogni cosa»

Pubblicato il: 27/07/2019 – 16:04
Corigliano Rossano, i primi 40 giorni della “rivoluzione” di Stasi

di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO I suoi primi quaranta giorni. Flavio Stasi, a poco più di un mese dalle elezioni, nella tarda mattinata di sabato ha convocato la stampa per tracciare un primissimo bilancio della sua amministrazione, in quello che sarà un appuntamento periodico.
Nella sala consiliare di Corigliano, il sindaco di Corigliano Rossano ha risposto esclusivamente alle domande dei giornalisti, non sottraendosi alle sue responsabilità.
Tanti i piccoli, medi e grandi temi trattati, dalla depurazione, ai “livellari”, le emergenze ambientali, le critiche sulle presunte indennità aumentate, le polemiche sulla scuola Taverna o il cartellone delle manifestazioni estive.
Da buon ambientalista ha esordito proprio sulla depurazione delle acque. «Rispetto alla condotta sottomarina – ha detto subito – del depuratore di Sant’Angelo (l’impianto che crea i maggiori problemi, ndr) avevamo pensato ad interventi tampone momentanei per tappare le falle in estate, ma la ditta incaricata ci ha riferito delle impossibilità all’intervento. La conduttura dovrà essere ricostruita, il tutto nelle more del depuratore. Quello di Sant’Angelo sarà trasferito, ne realizzeremo uno a Rossano e uno a Corigliano: il problema sostanziale è l’effettiva contezza della rete fognaria comunale e per questo ci siamo rivolti al commissario per l’emergenza ambientale».
Sembra, dunque, essere tramontata definitivamente l’idea del depuratore consortile i cui fondi – 14 milioni di euro già stanziati – saranno destinati ai nuovi progetti.
Sull’apparato burocratico, il primo cittadino ha annunciato la riorganizzazione degli uffici e delle dirigenze entro settembre. «Troppo pochi due dirigenti per una città di 80mila abitanti? Pensiamo di predisporre dei concorsi – ha evidenziato Stasi rammentando il sottodimensionamento della pianta organica comunale – e di certo non possiamo rimanere con soli due dirigenti, poiché senza di loro ogni intervento risulta particolarmente difficile. E poi c’è da fondere ancora le due macchine comunali, andando a individuare un solo responsabile per ufficio».
Rispetto alla questione “Livellari” – una prassi in vigore da decenni presso l’ex Comune di Corigliano, che riguarda la rendita di terreni comunali in uso civico a privati e scoperchiata dalle opposizioni – il sindaco ha spiegato come i problemi patrimoniali comunali siano al vaglio della giunta. «Verificheremo – ha detto Stasi – e se riveleremo comportamenti immorali adotteremo dei provvedimenti. Sull’argomento stiamo riversando tutte le nostre attenzioni».
In merito alle polemiche sul cartellone estivo, sulla location degli eventi, sui prezzi degli artisti, il primo cittadino è stato chiaro: «Nell’ambito degli eventi storicizzati, la regione ha finanziato l’Estate Rossanese, fondi che abbiamo utilizzato per tutta la città. Nonostante non mi piaccia il metodo da sempre utilizzato, senza una pianificazione, senza condivisione, siamo stati costretti a fornire delle risposte e ad allestire un cartellone per una grande città in pochissimi giorni, a partire da luglio inoltrato. L’estate coriglianorossanese 2020 inizierà ad essere programmata a ottobre. E rispetto alle polemiche su cosa si sia programmato e dove, mi rendo conto che si possa creare una certa insoddisfazione, come per l’ubicazione dei consigli comunali. Sono argomenti che mi appassionano poco, ma sono pronto ad ogni critica qualora dovessi peccare su una tematica o non tutelare un territorio».
Il messaggio “fusionista” di Flavio Stasi è stato chiaro: «Siamo già una grande città ma se non finiremo di misurarci su ogni cosa, non lo saremo mai. A me interessa solo produrre quei miglioramenti nella qualità della vita dei cittadini che non hanno mai avuto».
Il sindaco ha fatto luce anche sulla scuola Taverna, individuata dall’amministrazione per intercettare fondi sull’integrazione pari a 1,8 milioni di euro e che ha preoccupato non poco Schiavonea. «Dobbiamo fare chiarezza – ha specificato Stasi – perché non aumenteranno i residenti, piuttosto si creeranno, ammesso che il progetto sia approvato dal Ministero, laboratori e aule didattiche utili all’integrazione dei migranti già residenti. Un progetto che rientra nel percorso di messa in sicurezza degli istituti scolastici comunali di Schiavonea».
Gli ultimi accadimenti di cronaca, il duplice omicidio di Apollinara e un Tribunale di Castrovillari «al collasso» sono stati, non per ultimi, ma fra gli ultimi argomenti trattati dal primo cittadino di Corigliano Rossano. Proprio sulla chiusura dell’ultrasecolare palazzo di giustizia rossanese sul quale si era battuto alacremente anche facendo lo sciopero della fame nel 2012, il sindaco si è soffermato, riferendo come presto sarà audito dalla commissione giustizia della Camera, dove porterà «contributi chiari e forti, perché una città come la nostra, un territorio difficile come il nostro non possono rimanere sguarniti di un presidio di legalità così importanti».
Tutti argomenti, insomma, sotto la lente di ingrandimento dell’amministrazione comunale e sui quali, ha concluso Stasi, «ci stiamo ponendo per come avevamo dichiarato in campagna elettorale». (l.latella@corrierecal.it)

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