Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 12:09
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 5 minuti
Cambia colore:
 

Cosenza, la manovra non piace ai revisori: il Comune tenta di far quadrare i conti

Martedì al vaglio dell’assemblea la variazione degli equilibri contabili. Il collegio ha bocciato la delibera di giunta: «Troppo ottimistica». La maggioranza: «Chi ha creato il disastro, oggi si augu…

Pubblicato il: 02/08/2019 – 16:00
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Cosenza, la manovra non piace ai revisori: il Comune tenta di far quadrare i conti
di Michele Presta COSENZA Variazione e salvaguardia degli equilibri di bilancio, non c’è spazio per nient’altro a Palazzo dei Bruzi. Martedì 6 agosto il voto dei consiglieri che si riuniranno in assise, nel frattempo la discussione delle pratiche finanziarie durante le commissioni bilancio. L’obiettivo è ridurre al minimo la discussione in consiglio, ma sarà difficile che tutto fili liscio. I consiglieri, sperano di incontrare il sindaco Mario Occhiuto (che trattiene a se la delega del bilancio) per una discussione prima del consiglio nella prossima riunione fissata per lunedì. Lo chiede la minoranza, ma se lo augura anche la maggioranza (ridotta all’osso nell’ultima commissione), soprattutto dopo il parere negativo del collegio dei revisori dei conti sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale. LA MANOVRA FINANZIARIA Le variazioni di bilancio approvate dalla giunta comunale lo scorso 22 luglio sono finite sul tavolo dei revisori dei conti solo qualche giorno fa. Un aspetto che i tre contabili (Francesco Barone, Santo Torromino e Francesco Segreto) non mancano di sottolineare in premessa. La manovra finanziaria passa il vaglio dei revisori per quanto riguarda tutta la parte relativa alla redazione secondo le norme prescritte nel testo unico degli enti locali. Il parere è negativo, invece, sulla proposta di deliberazione. «I revisori hanno giudicato negativamente gli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti» ha spiegato il dirigente di settore Giuseppe Nardi. A colloquio con i consiglieri nella riunione presieduta da Giuseppe d’Ippolito, il dirigente comunale ha spiegato: «Il problema, per come emerso anche dall’analisi della Corte dei Conti di Catanzaro, è la capacità di riscossione dell’ente. Municipia ha terminato la fase di start-up e adesso dovrebbero arrivare i primi risultati positivi». LA VALUTAZIONE DEI REVISORI Più di 11 milioni di euro di disavanzo nei prossimi 3 anni. Tanto c’è da ripianare. La copertura di oltre 2 milioni e mezzo per il 2019 l’amministrazione comunale prova a rintracciarla nell’articolo 193 del Tuel. Più di 4 milioni e mezzo invece i soldi da trovare per il prossimo biennio. Entrate, spese, variazioni. Il collegio le ha valutate una per una. «Si constata come l’ente intende assicurare l’equilibrio attraverso l’utilizzo, per l’anno in corso e per i due successivi, di possibili economie di spesa e di maggiori entrate –è scritto nella valutazione-. Non si può rilevare come, in ragione di quel che sono i risultati storici della capacità di realizzo delle entrate di competenza dell’ente, si manifestano dubbi riguardo la possibilità di riuscita della manovra». I tre contabili, non sono convinti della buona riuscita della manovra né per quanto riguarda la possibilità di fare cassa vendendo gli immobili, né dalle possibilità di recuperare i soldi dell’evasione nonostante la maggiore attenzione e gli sforzi profusi da Municipia. «Esaminati i flussi di cassa, e tenuto conto delle entrate con un certo grado di inesigibilità –continua il parere- la manovra per l’anno 2019 appare troppo ottimistica in relazione alla dimensione finanziaria della spesa tale da far ritenere non perseguibile il raggiungimento dell’equilibrio di cassa». IL VOTO DEI CONSIGLIERI «I revisori bocciano ulteriormente la finanza creativa di Occhiuto –ha detto Damiano Covelli durante la commissione-. La crisi di liquidità dell’ente, l’attendibilità delle entrate previste, la difficoltà nell’adempiere alle obbligazioni. Evitare il dissesto dell’ente è fondamentale, noi siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità a patto che il sindaco faccia chiarezza sui conti comunali». La pratica di bilancio per essere approvata ha bisogno di una maggioranza semplice (17 consiglieri), ma resta da capire quali sono gli effetti di una votazione fatta nonostante il parere negativo del controllo dei revisori. Lo zoccolo duro che sostiene la maggioranza di Mario Occhiuto sarà presente la 100%. Diventa fondamentale dunque capire come si comporteranno i 5 consiglieri de La Piattaforma. L’assenza di almeno due di loro, potrebbe far venire meno i numeri di Occhiuto in consiglio aprendo di fatto una crisi di governo. LA MAGGIORANZA «Nel parere si evidenzia il rispetto dell’articolo 193 comma 2 del Tuel, che in sostanza certifica che non si registrano elementi di disequilibrio e la manovra prevede l’equilibrio totale tra entrate e spese. Le riserve poste in essere dai revisori riguardano gli obiettivi della manovra che la stessa Corte dei Conti calabrese ha definito come ottimistici. Giudizio dal quale il collegio dei revisori, a differenza di quanto accaduto nei precedenti bilanci di previsione quando aveva espresso un totale parere positivo, non ha inteso discostarsi». Sostengono i consiglieri di maggioranza di Palazzo dei Bruzi. « La manovra è stata, a nostro avviso, costruita prudentemente e siamo convinti che produrrà i suoi effetti che, ne siamo convinti, saranno dimostrati anche nel ricorso che il Comune  presenterà alle Sezioni riunite della Corte dei Conti. Con questa manovra si troverà copertura a tutte le passività emerse e che, è bene sottolineare, provengono dal passato. Il disastro ereditato grazie alla scellerata gestione della cosa pubblica da parte di coloro che oggi siedono nei banchi dell’opposizione rappresenta purtroppo un macigno difficile da superare. Chi si è contraddistinto nel corso degli anni di un vero e proprio saccheggio spendendo ingenti somme di denaro in opere pubbliche ed eventi senza che di tali somme la città abbia realmente beneficiato, non ha oggi diritto di tribuna. Queste spese erano coperte con somme iscritte in entrata, totalmente  inesistenti,  che, per come è emerso in sede di approvazione degli altri documenti contabili, hanno costretto il Comune ad attivare anticipazioni di liquidità per pagare i relativi debiti privi di copertura. È stata una rincorsa contro il tempo per decenni di incuria a cui stiamo cercando di porre rimedio, mentre chi ha creato il disastro, per propria utilità politica e da buoni menagrami, si augura oggi il default del Comune». (m.presta@corrierecal.it)
Argomenti
Categorie collegate

x

x