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Reggio, in 50mila alla consegna dell'effige della Madonna

La Vara è stata affidata alle autorità ecclesiastiche e civili. L’appello del vescovo per l’Hospice. Falcomatà: «Festa è simbolo di unità»

Pubblicato il: 14/09/2019 – 13:07
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Reggio, in 50mila alla consegna dell'effige della Madonna
REGGIO CALABRIA La Sacra effigie della Madonna della Consolazione, patrona di Reggio Calabria, è stata consegnata questa mattina alle autorità cittadine nel luogo che anticamente rappresentava l’ingresso della città, sulla strada del Santuario dell’Eremo, dove il quadro, venerato fin dal 1654, è custodito dai frati Cappuccini per nove mesi l’anno. È il rinnovarsi di una tradizione antica che lega i reggini alla Madonna della Consolazione. Partita dalla Basilica Minore dell’Eremo, sulle colline della città, e portata a spalla da centinaia di portatori, la Vara ha raggiunto la “piazza della Consegna”. È qui che le autorità cittadine ecclesiastiche e civili, prendono in carico la Sacra Effigie che viene accompagnata in Cattedrale con la partecipazione di almeno 50mila fedeli. Accanto all’arcivescovo monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, il sindaco Giuseppe Falcomatà, il prefetto Massimo Mariani, il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, forze dell’ordine, amministratori e rappresentanti istituzionali.
Le autorità in un momento della processione (foto Ansa)
Prima la sosta davanti alla sede del Consiglio regionale, dove accanto al Gonfalone erano in attesa, Irto, che ha deposto un mazzo di fiori alla base della Sacra Efficie della Vergine, il consigliere regionale Domenico Giannetta, l’assessore comunale Giuseppe Marino, ed il Segretario Generale del Consiglio regionale Maurizio Priolo. Una festa dedicata quest’anno agli “assenti”. «A chi non c’è più – ha esordito mons. Fiorini Morosini, nel ricevere in consegna la Santa Patrona della città – perché chiamato da Dio a miglior vita, a chi è assente perché impedito per malattia, a chi può esserci per lavoro, ed ha dovuto lasciare per questo la nostra città, soprattutto i molti giovani». Poi l’invito a pregare per i sofferenti, «i malati terminali della nostra città – ha detto l’Arcivescovo – che hanno bisogno di non essere lasciati soli in questo loro ultimo tratto di strada della loro vita». E il pensiero del Presule non poteva non andare alla struttura dell’Hospice di via delle Stelle, che in queste settimane è stata a rischio chiusura a causa del mancato accreditamento da parte dell’Asp di Reggio Calabria. «Un bene grande – l’ha definito il presule – che tutti dobbiamo sostenere, a cominciare dalle istituzioni cittadine affinché trovino una soluzione definitiva per farne continuare l’attività». La processione è quindi ripartita in direzione della Cattedrale, preceduta e seguita da folla immensa, che ha superato le 50 mila persone. «Una festa che è simbolo di unità – ha affermato Falcomatà – di partecipazione popolare, simbolo di fede, della tradizione e della storia secolare di questa città». La processione si conclude con l’ingresso ‘in corsa’ della Vara nella Basilica del Duomo, e là resterà fino all’ultima domenica di novembre.
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