BOLOGNA Verifiche sul luogo dell’incidente, dove non sarebbe stato rilevato alcun segno di frenata sull’asfalto, e accertamenti sul cronotachigrafo, strumento usato per monitorare i tempi di guida e di pausa degli autotrasportatori, che avrebbe registrato, nei tempi compatibili con l’incidente, un’accelerazione da 0 a 40 chilometri orari in uno spazio di circa 60-70 metri. Sono elementi su cui stanno lavorando i Carabinieri per ricostruire il presunto omicidio avvenuto venerdì mattina davanti allo zuccherificio Coprob di Minerbio, in provincia di Bologna. Rachid Nfir, camionista 47enne originario del Marocco ma da tempo residente a Cittanova, nel Reggino, secondo la ricostruzione dei militari, coordinati dal pm Mariangela Farneti, probabilmente dopo una lite per motivi stradali è stato investito da Rocco Giulio Capria, 51enne nato a Imperia e residente a Rosarno, anche lui conducente di un mezzo pesante, arrestato per omicidio volontario. Tra i due, incaricati di trasportare carichi di barbabietole da zucchero nel Bolognese, giovedì sarebbe scoppiata una lite per motivi stradali che avrebbe portato poi ieri al delitto. Mentre proseguono le indagini dei Carabinieri, l’udienza di convalida per Capria, ora alla Dozza, dovrebbe essere celebrata lunedì o martedì.
x
x