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Mimmo Rotella e la Storia dell’Arte, il maestro del dècollage torna nella “sua” Catanzaro
Al via l’attesa esposizione che racconta in 19 opere il legame tra l’artista e i grandi del passato come Michelangelo e Picasso
Pubblicato il: 08/10/2019 – 8:38
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di Maria Rita Galati
CATANZARO Décollages, riporti fotografici, artypos e ready-made, fino alle sovra pitture, indagando il rapporto con l’arte e gli artisti nella storia, in un gioco di rimandi capace di animare la curiosità dello spettatore e di sicura valenza didattica. Questa è l’essenza della mostra realizzata dalla “Fondazione Mimmo Rotella”, inaugurata ieri sera, nella “Casa della Memoria” di Catanzaro. E non c’era miglior modo di festeggiare il compleanno di uno degli artisti più innovativi e apprezzati a livello internazionale per la continua sperimentazione linguistica e tecnica, se non quello di allestire gli spazi espositivi ricavati in vico dell’Onda, nei luoghi della sua infanzia, dove è cresciuto accanto alla mamma modista. L’artista considerato uno dei protagonisti della Pop Art e maestro del décollage, infatti, è nato nel capoluogo calabrese il 7 ottobre 1918 e scomparso a Milano l’8 gennaio 2006. L’esposizione, curata dal “Mimmo Rotella Institute”, associazione culturale fondata nel 2012 da Inna e Aghnessa Rotella, rispettivamente moglie e figlia dell’artista calabrese, racconta, in 19 opere, il legame tra Rotella e i più importanti interpreti della storia dell’arte mondiale, come Michelangelo, Caravaggio, Leonardo, Modigliani, Carrà, Picasso e De Chirico. A curare la mostra è Antonella Soldaini, direttrice del “Mimmo Rotella Institute”, secondo la quale con questa esposizione si vuole mettere in evidenza il fatto che “Rotella non ha mai rinunciato a sondare l’ampio spettro della storia dell’arte, cercando ispirazione non solo nel presente e nel passato prossimo ma anche nell’arte antica, approcciata in un modo intuitivo”. “Questa mostra – aggiunge – è dedicata al rapporto di Rotella con l’arte del passato e dei suoi contemporanei e vissuto con rispetto e recuperato attraverso citazioni caricate d’ironia, con un procedimento che a volte si rifà a Duchamp, altre è frutto di una scelta misteriosa e istintiva. Le immagini venute a galla nelle opere dell’artista realizzate con la tecnica del décollages, del riporto fotografico, artypos e ready-made, fino alle sovra pittura sono rielaborate con humor, e rimesse in circolo”. “Siamo certi – ha aggiunto il vice presidente della Fondazione Mimmo Rotella, Mario Nuciforo – che questa mostra abbia una forte valenza didattica, anche perché si possono individuare temi trasversali su cui riflettere”. Tra i temi affrontati, infatti, ad esempio quello della bellezza femminile che si dipana dalle forme canoniche della statua di Giovanni Battista Bernero nel riporto fotografico Italia (1963) e quelle sintetiche della sovra pittura Modigliani (1998) fino a Marilyn Monroe, icona mediata dallo sguardo pop di Andy Warhol in Senza titolo e dall’autocitazione in Come on (2005). Allo stesso modo il genio di Caravaggio è protagonista della sovrapittura Madonna dei Miracoli o dei Pellegrini (di Michelangelo Caravaggio) (1996) e di Quando arrivò Caravaggio (2005); la Gioconda di Leonardo è rieletta attraverso Marcel Duchamp in chiave surrealista e dadaista nell’assemblage Senza Titolo e nel collage Senza titolo (1972); il confronto con la generazione della Transavanguardia e del Graffitismo sta alla base di Folletto (1991) e La Mostra di Sandro Chia (2000). Sei espositori di approfondimento sulla vita e la carriera di Mimmo Rotella corrono paralleli alle opere, e la presenza di un’ampia biblioteca dedicata all’artista e alla contemporaneità rafforzano la Casa della Memoria quale punto di riferimento nel panorama artistico della città. La mostra, realizzata con il supporto di “Mutua sanitaria Cesare Pozzo”, potrà essere visitata fino al 30 agosto 2020.
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