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«Basta piagnistei, devono ripartire gli investimenti»

di Raffaele Mammoliti*

Pubblicato il: 04/11/2019 – 13:23
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«Basta piagnistei, devono ripartire gli investimenti»
La presentazione del Rapporto Svimez, alla cui presentazione ho assistito con molta attenzione, mi consente di fare due immediate considerazioni. La prima: la Calabria è l’unica regione ad accusare una flessione del Pil nel 2018 e questo non può che preoccuparci per le ulteriori ricadute negative sugli indicatori economico-sociali-occupazionali che si abbatteranno sui territori già abbastanza fragili nell’area centrale della Calabria. Occorre attivarsi con immediatezza, senza indugiare, nell’attivazione di tutte le risorse e degli strumenti previsti e disponibili a partire dal Patto per la Calabria, Contratti Istituzionali di Sviluppo, Impresa 4.0, Zes, Fondi Comunitari e nuova programmazione e favorire per come annunciato dal presidente Conte nel suo intervento l’effettiva realizzazione di un piano appropriato e articolato per il Sud che sarà varato a fine anno. La seconda considerazione: basta piagnistei inutili e inconcludenti che non modificano di una virgola le condizioni materiali di lavoratori, pensionati, precari e giovani. Quello che serve con immediatezza è, partendo dai territori, attivare un lavoro operativo con tutti gli attori responsabili e competenti, per decidere invece come rendere cogente la clausola del 34% degli investimenti ordinari che potranno attivare ulteriori miliardi di investimenti (3,5 miliardi di euro in più) che aiuterebbero per esempio l’area centrale della Calabria Catanzaro, Crotone, Vibo Valenti a completare e/o realizzare quelle infrastrutture necessarie che ci permettono di agganciare lo sviluppo produttivo economico,sociale e occupazionale attraverso una vera e propria idea di sistema. In tale direzione ci sentiamo impegnati a proporre alcune priorità: la Strada Statale 106, la Ferrovia Ionica, la Trasversale delle Serre, il completamento A2 e non solo. Bisogna rinvigorire l’azione delle classi dirigenti che registra una lentezza e una riprovevole incapacità di spesa e aprire viceversa una vera stagione di profondo cambiamento in grado di migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle persone che rappresentiamo, e dell’intero territorio dell’area centrale della Calabria. Questa è la vera sfida che ci attende. E sollecitiamo in tal senso la politica che si appresta a candidarsi a governare la regione a collegarsi in maniera più stringente con queste dinamiche che caratterizzano la vita reale delle persone e dei territori, interrompendo quel circolo vizioso che accentua sempre più le tante diseguaglianze esistenti tra il nostro territorio e il resto del Paese.

*Segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia

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