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Cgil e Uil in piazza a Catanzaro: «Edilizia in ginocchio. Rilanciare settore»
Manifestazione di Fillea e Feneal nel capoluogo per chiedere maggiore attenzione al comparto: «Dal 2007 bruciati in Calabria 24mila posti di lavoro»
Pubblicato il: 15/11/2019 – 12:42
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CATANZARO «Rilanciare il settore delle costruzioni per rilanciare il Paese». È questa la richiesta che la Fillea Cgil e la Feneal Uil della Calabria hanno avanzato al governo e alle forze politiche nel corso della mobilitazione della categoria degli edili a Catanzaro. La manifestazione, che rientra nell’ambito della mobilitazione nazionale dei sindacati in programma oggi in altre piazze d’Italia, è finalizzata – ha spiegato il segretario generale della Fillea Cgil Calabria, Simone Celebre – «a evidenziare l’urgenza non più rinviabile di una seria e necessaria presa di coscienza di interventi per rilanciare il settore delle costruzioni attraverso una vera stagione di confronto con le forze sociali e produttive, per sciogliere i nodi che frenano lo sviluppo dell’Italia e soprattutto della Calabria, martoriata dall’assenza di lavoro e dalla crisi del settore, che dal 2007 – ha ricordato Celebre – nella nostra regione ha prodotto effetti drammatici comportando la chiusura di 2.700 imprese e la perdita di 24mila posti di lavoro».
Nel dettaglio, la Fillea Cgil e la Feneal Uil chiedono – hanno spiegato i rappresentanti dei due sindacati nel corso della mobilitazione di Catanzaro – «una vera politica industriale in favore del settore delle costruzioni, il rilancio della rete infrastrutturale materiale e immateriale nel Sud e in Calabria e quindi l’immediato avvio dei lavori del terzo megalotto della Statale 106, dei lavori dei nuovi ospedali di Sibari, Palmi e Vibo Valentia, delle metropolitane di Catanzaro e Cosenza, una riforma fiscale che riduca le tasse ai lavoratori e ai pensionati, un forte contrasto all’elusione contrattuale e al lavoro nero, una maggiore tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, la corretta applicazione dei contratti nazionali e territoriali edili nei cantieri, il recupero del deficit di tutele, di trasparenza e di lotta alla criminalità organizzata introdotto con il decreto “sblocca cantieri”». A Catanzaro, la mobilitazione di Fillea Cgil e Feneal Uil si è sviluppata attraverso un corteo nel centro della città e un incontro in Prefettura, con la consegna di un documento unitario ai funzionari del governo.
Nel dettaglio, la Fillea Cgil e la Feneal Uil chiedono – hanno spiegato i rappresentanti dei due sindacati nel corso della mobilitazione di Catanzaro – «una vera politica industriale in favore del settore delle costruzioni, il rilancio della rete infrastrutturale materiale e immateriale nel Sud e in Calabria e quindi l’immediato avvio dei lavori del terzo megalotto della Statale 106, dei lavori dei nuovi ospedali di Sibari, Palmi e Vibo Valentia, delle metropolitane di Catanzaro e Cosenza, una riforma fiscale che riduca le tasse ai lavoratori e ai pensionati, un forte contrasto all’elusione contrattuale e al lavoro nero, una maggiore tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, la corretta applicazione dei contratti nazionali e territoriali edili nei cantieri, il recupero del deficit di tutele, di trasparenza e di lotta alla criminalità organizzata introdotto con il decreto “sblocca cantieri”». A Catanzaro, la mobilitazione di Fillea Cgil e Feneal Uil si è sviluppata attraverso un corteo nel centro della città e un incontro in Prefettura, con la consegna di un documento unitario ai funzionari del governo. Argomenti
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