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La senatrice Vono “lancia” Italia Viva, aspettando Rosato

L’ex pentastellata anticipa la presentazione ufficiale del partito di Renzi e incontra giornalisti e sostenitori a Catanzaro

Pubblicato il: 17/11/2019 – 18:13
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La senatrice Vono “lancia” Italia Viva, aspettando Rosato

CATANZARO A Catanzaro in una uggiosa mattina autunnale «per parlare di servizi e soprattutto di politica che vuole dare risposte». Anticipa di qualche giorno la presentazione ufficiale in Calabria di “Italia viva”, la creatura dell’ex premier e segretario nazionale del Partito democratico Matteo Renzi, la senatrice Silvia Vono che in una partecipata conferenza stampa all’Hotel Guglielmo questa mattina ha voluto incontrare giornalisti e sostenitori «per tornare a parlare di problemi e progetti, e soprattutto avere di nuovo contatto con la gente». La presentazione ufficiale di “Italia Viva” dovrebbe tenersi sabato 23 novembre alla presenza di Ettore Rosato. Intanto, la Vono – Cinquestelle pentita, che ha lasciato un Movimento in cui si sentiva “bloccata” – parla di criticità e soluzioni da prospettare e soprattutto di «un progetto che vuole fare la differenza in un momento in cui appare difficile parlare di politica sul territorio. Provengo da un’altra esperienza che mi ha dimostrato che fare politica non equivale a fare protesta e far finta di condividere questioni ma senza trovare risposte. Come Silvia Vono ho trovato soluzioni prima di avere un ruolo istituzionale, quindi avere un ruolo senza poter fare era riduttivo”. La senatrice ribadisce di aver fatto “una scelta di coraggio». «Ci siamo spesi per far nascere questo governo – dice ancora -. Sinceramente mi tremavano i polsi quando ho deciso di lasciare quella nave per imbarcarmi su una canoa, che però ti dà la possibilità di avere i remi, di muoverli e spingerli verso una politica che vuole davvero realizzare dei progetti insieme ai cittadini». La senatrice Vono conferma quanto più volte ribadito da un riferimento storico di Renzi in Calabria, il senatore Ernesto Magorno: “Italia viva” non farà una lista ma punta ad organizzarsi e strutturarsi sul territorio, «non possiamo rimanere fuori dal governo regionale, dobbiamo parlare con le esperienze e le energie migliori». Le priorità per la Calabria sono la sanità e le infrastrutture. «Questo significa  sbloccare le opere che abbiamo, non solo le grandi infrastrutture ma anche quelle apparentemente più marginali in realtà importanti, tipo le strade provinciali passate ad Anas – spiega ancora -. Con l’ente che gestisce le strade italiane ho sempre avuto un buon rapporto, ne ho già incontrato i vertici nei giorni scorsi  per far sì che tutti i lavori possano essere sbloccati. È chiaro che noi, conoscendo le situazioni, possiamo intervenire anche a livello governativo. Per questo ho già parlato con la ministro De Micheli, che ha intenzione di realizzare un piano di mobilità e di trasporti per il Sud». Quello che serve alla Calabria, ovviamente, è il lavoro: «Sbloccando queste opere, si può dare un po’ di respiro alla situazione occupazionale che versa in situazioni drammatiche. Non è giusto che i nostri giovani, ma anche molti adulti, siano costretti a lasciare la Calabria per trovare fortuna e la propria strada altrove. Così come non è possibile che il Reddito di cittadinanza, che io ho sostenuto, diventi assistenzialismo specie per Meridione. Il Reddito di cittadinanza ha sprecato risorse importanti che con una visione diverse avrebbero potuto essere utilizzate per finalità occupazionali oppure per intervenire sul precariato, invece oggi abbiamo persone assistite che voglio il lavoro da un lato e altre che continuano ad essere precarie». Sul fronte della sanità, secondo la senatrice Vono il “boccino” dovrebbe trovare in mano alla politica, e la struttura commissariale dovrebbe essere guidata in questa direzione. La Vono ha anticipato che il prossimo 28 novembre avrà un altro incontro al Ministero per parlare della sanità calabrese. «Sono stata interpellata dai dirigenti medici e da tanti cittadini che hanno lamentato l’assenza di personale, si farà una ricognizione ma in questa ricongiunzione bisognerà agire velocemente facendo arrivare i dirigenti che mancano e prendendoli dalle graduatorie regionali che già esistono – ha detto ancora -. Ci sono tanti ospedali posti in Comuni che sono punti di riferimento territoriale, come quello di Soverato di cui si parla tanto in questi giorno. Io ho posto l’attenzione soprattutto sul Punto Nascita: sono intervenuta per evitare la chiusura e far sì che ci fosse solo una sospensione temporanea, il commissario ha autorizzato immediatamente i lavori e c’è stata una determina di 200mila euro che al momento è bloccata. In settimana incontrerò anche i commissari prefettizi per far sbloccare queste risorse e far iniziare subito i lavori per la riapertura del Punto nascita, perché ritengo che chiudendo questo reparto anche i reparti di eccellenza come quello di Ginecologia di Soverato verranno meno. Dobbiamo quindi tutelare quello che abbiamo – ha concluso –, valorizzare le eccellenze, ma guardare anche alla normalità che richiedono i cittadini». (mari. ga)

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