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«Abbiamo avuto paura». Il racconto di uno studente cosentino dopo il sisma a Tirana

Molti universitari tra gli italiani rientrati dall’Albania dopo il terremoto. Le testimonianze raccolte a Fiumicino. «Per fortuna avevo già il volo prenotato per oggi». Oliverio telefona al president…

Pubblicato il: 26/11/2019 – 14:47
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«Abbiamo avuto paura». Il racconto di uno studente cosentino dopo il sisma a Tirana
FIUMICINO Hanno avuto paura. Le forti oscillazioni li hanno svegliati di soprassalto. La corsa a rifugiarsi in strada. Quindi, stamattina, la decisione di rientrare subito in Italia con il primo volo di linea Alitalia. È il racconto, ancora abbastanza agitato, all’aeroporto di Fiumicino, di un gruppo di una quindicina di italiani che, la scorsa notte, hanno vissuto a Tirana la forte scossa di terremoto che ha colpito l’Albania. Fra di loro lavoratori e diversi studenti universitari, originari di Roma, Cosenza, Foggia ed altre parti d’Italia. «Ero in albergo all’International Hotel, all’undicesimo piano – testimonia un uomo d’affari, originario dell’Irpinia – alle 3.54 ci sono state queste forti oscillazioni che hanno svegliato tutti. Tante persone si sono riversate nella piazza principale. Ho atteso nella hall dell’albergo un paio d’ore in attesa che la situazione si normalizzasse. Quando siamo risaliti, verso le 7, una seconda scossa, meno intensa ma comunque forte. Abbiamo subito percepito, parlando con gli albanesi, la gravità della situazione, soprattutto a Durazzo. A Tirana, andando in aeroporto, la situazione era più tranquilla». «Paura? Più che altro – prosegue – ho rivissuto le sensazioni del terremoto del 1980 in Irpinia, quando ero bambino: mi ricordavo l’esperienza ed è stato traumatico rivivere proprio quella memoria, dolorosa». «Abbiamo avuto molto paura – racconta una studentessa universitaria romana che studia Farmacia a Tirana – la scossa è stata forte: c’era panico nelle strade, dove tutti sono scesi. Nessuno sapeva come reagire. Poi altre scosse di assestamento. Abbiamo avvisato subito le nostre famiglie in Italia». Una sua compagna di corso, Giulia, romana, racconta che nella casa, «un edificio un po’ vecchio», dove abitavano ha “visto delle crepe, è venuto giù dell’intonaco; ma non ci sono stati altri danni o problemi. Comunque ci sentiamo molto fortunate. Non ho mai vissuto un’esperienza così: si muovevano i letti, i lampadari. Per la paura siamo subito scappate». «Ci sono diversi studenti italiani rientrati ed altri rientreranno presto – aggiunge – essendo studenti all’estero, senza famiglia, ci siamo ritrovati poi tutti in un bar ed abbiamo un po’ esorcizzato la paura. È stato un bene essere insieme. Per fortuna, abbiamo trovato subito l’aereo per Roma e siamo tornate a casa». «Abbiamo visto le immagini, tremende, dell’albergo crollato a Durazzo, alla televisione albanese – prosegue Pasquale, studente di Cosenza – ho letto anche di un paesino dove un uomo si è buttato per cercare di salvarsi ma non ce l’ha fatta. Ho avuto paura, anche perché avevo vissuto già la scossa di settembre. Ero in una casa all’ottavo piano: stavolta è stata più forte e mi sono svegliato di soprassalto. Mi sono messo sotto la porta ed ho pregato. Avevo provvidenzialmente già il volo prenotato per oggi. Siamo vicini agli albanesi, che ci ospitano per studiare, alle famiglie dei feriti e delle vittime». LA SOLIDARIETÀ DEL PRESIDENTE OLIVERIO «Il presidente della Regione Mario Oliverio ha espresso vicinanza e solidarietà al popolo albanese per il terremoto che questa notte ha colpito l’Albania». Lo riporta una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale. «Oliverio nel pomeriggio di oggi – è detto – ha telefonato al presidente dell’Albania per informarsi personalmente dei danni subiti e per manifestare la vicinanza dei calabresi e dell’intera Calabria.  Nel corso del colloquio telefonico, Meta ha informato il presidente Oliverio del numero di morti e feriti che questo evento calamitoso ha provocato e lo ha notiziato della drammatica situazione che, purtroppo, si va delineando. Il presidente Oliverio ha manifestato la piena disponibilità della Regione Calabria a fornire ogni genere di aiuto e di soccorso». «Il presidente della Repubblica di Albania, Ilir Meta, che il presidente Oliverio ha conosciuto personalmente nelle sue visite in Calabria – conclude la nota – ha ringraziato per la disponibilità e la vicinanza che la Calabria e l’intero popolo italiano stanno mostrando al popolo albanese in queste terribili ore di dolore».
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