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«Da Gioia Tauro parte il cantiere del futuro». Conte racconta il “Piano per il Sud”

Il premier presenta le misure per il Mezzogiorno. «Il 34% degli investimenti resteranno nel Meridione per legge. Mai più narrazioni tossiche». Gli annunci per le infrastrutture: «Roma-Reggio Calabr…

Pubblicato il: 14/02/2020 – 14:02
«Da Gioia Tauro parte il cantiere del futuro». Conte racconta il “Piano per il Sud”

GIOIA TAURO «Siamo qui a piantare le radici delle nostre idee, de nostri progetti che portiamo qui in questo corposo progetto. È molto ambizioso. Noi non operiamo su una prospettiva annuale, ma decennale, è la prima volta che un governo progetta un impegno decennale per il Sud. Siamo qui a Gioia Tauro per far germogliare le nostre idee». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a Gioia Tauro dove ha presentato il piano per il Sud con il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, e il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Conte, in conferenza stampa, ha sottolineato la portata di quello che considera un appuntamento storico. «Vogliamo che questo progetto faccia rumore per scuotere il Meridione – ha detto –. L’intero programma, da qui a dieci anni, è progettato secondo una linea d’azione meditata, perché gli interventi spot non fanno rumore. Bisogna insistere mese dopo mese, anno dopo anno». E ha sottolineato, Conte, che «è bello essere qui in Calabria. Abbiamo scelto Gioia Tauro, anche se ci sono tanti posti al Sud, ma Gioia Tauro ci è piaciuta perché è un importante crocevia nel traffico di merci nel Mediterraneo. E poi è un simbolo delle opportunità di crescita finora mortificate, che vogliamo realizzare con il nostro Piano».
«MAI PIÙ NARRAZIONI TOSSICHE» Il premier ha poi puntato sull’opportunità e la speranza che il Sud non sia «mai più schiavo di uno stereotipo che lo dipinge come terra di rassegnazione. Qui si lavora con tanta speranza – ha detto –, non vogliamo più narrazioni tossiche per il Sud, che deve diventare sinonimo di eccellenze». E ne ha citate due: Luca Parmitano, comandante della Stazione aerospaziale internazionale, e Francesca Colavita, ricercatrice che con l’equipe dello Spallanzani ha isolato il Coronavirus. «Dobbiamo consentire – ha rimarcato – che le eccellenze lavorino al Sud».
IL «CANTIERE DEL FUTURO» Per Conte, poi, «la crescita del Sud sarebbe di grande promozione per la crescita al Nord, il rilancio del Sud è il rilancio del Nord. Con questo progetto parliamo a tutta l’Italia. Oggi è San Valentino, ricordiamoci questa data. Oggi a Gioia Tauro abbiamo aperto il cantiere dell’Italia del futuro, posto le basi per asfaltare la strada del riscatto, per liberare le molteplici energie culturali, personali economiche sociali che sono al Sud».
«IL 34% DELLA SPESA AL SUD» Un po’ di numeri, tra quelli enunciati dal premier e dai ministri giunti con lui in Calabria. «Ogni investimento pubblico deve riservare il 34% della spesa al Sud: è un vincolo di legge. E chi lo volesse rimuovere in futuro se ne prenderà la responsabilità». Il primo ministro ha detto che sono «previsti 33 miliardi di investimenti in opere appaltabili entro il 2021, alcuni dei quali inseriti in un contratto di programma con Anas e Rfi molto corposo».
>>> Scarica il Piano per il Sud <<<
LE INFRASTRUTTURE Le infrastrutture sono da sempre un tasto dolente. «Per spostarsi tra Roma e Torino servono 4 ore, tra Roma e Reggio 5 e più ore. Con l’alta capacità stiamo lavorando per portare a 4 ore la distanza di percorrenza dei treni da Roma a Reggio Calabria. E vogliamo migliorare i servizi: abbiamo stanziato 3 miliardi per l’alta capacità e lavoriamo per l’alta velocità al Sud per alcuni snodi». Dalle strade ferrate a quelle d’asfalto: «Per il Terzo megalotto della statale 106 sono previsti investimenti per 1,3 miliardi: la ministra De Micheli sarà in Calabria il 10 marzo per inaugurare la partenza dei lavori».
C’è spazio anche per un passaggio polemico su Matteo Renzi, protagonista della “crisi” di questi giorni con l’allontanamento di Italia Viva dalle posizioni del governo. «Renzi? Che ha detto Renzi del Sud? Non ha detto niente? Cosa c’è di più importante oggi come notizia di un piano decennale per il sud?». Così il premier Giuseppe Conte, applaudito dalla sala: «I cittadini – continua dalla politica vogliono questo, la risposta è qui, non nelle polemiche». Poi rivolgendosi alla stampa presente il premier aggiunge: «Non volevo essere offensivo, dobbiamo rispettare anche il ruolo della stampa ma da questo applauso spontaneo tutti noi dobbiamo, politici e stampa, afferrare quella che è la concretezza dell’attività politica. È facile riempire un articolo del giornale con un’uscita polemica, più difficile riempirla di contenuti. Dobbiamo impegnarci tutti di più, anche noi politici ad offrivi concretezza».
FONDI AI COMUNI Il premier ha annunciato cospicui investimenti per le amministrazioni locali. «Abbiano previsto – ha detto – un grande intervento per i comuni. Abbiamo stanziato 825 milioni di euro in 5 anni per tutti i comuni del Sud. Abbiamo visto che la spesa più efficace che è subito cantierizzata è quella offerta ai Comuni per messa in sicurezza di edifici pubblici, per efficientamento energetico e per mobilità sostenibile. Per i 404 comuni della Calabria ci sono 23,5 milioni da spendere nel 2020».
PROVENZANO: GARANTIRE IL DIRITTO A RESTARE «Emozione nel presentare questo Piano sud, che è un piano per l’Italia. Abbiamo voluto mantenere un impegno: mettere il Sud in cima ai nostri pensieri e farlo per tutto il Paese. Per anni si è parlato di immigrazione, ma ci si è dimenticati dell’emigrazione dal sud. Con questo Piano vogliamo garantire il diritto a restare. Se si va via, però, non è solo per mancanza di lavoro. Quello manca anche altrove. Ciò che manca al Sud è la prospettiva di futuro. Per questo nasce Piano 2030, per dare una prospettiva». A dirlo il ministro Giuseppe Provenzano. Il piano per il Sud, ha spiegato ancora Provenzano, intende «massimizzare l’impatto delle misure già previste in legge di bilancio e che molti ministeri stanno mettendo in atto in questi giorni. Questo perché il Sud rischia di tornare in recessione e non ce lo possiamo permettere». «Fare di Gioia Tauro una grande sfida nazionale» è uno degli obiettivi manifestati dal ministro. «Lo faremo – dice – con il rafforzamento della Zona economica speciale».
AZZOLINA: «OCCASIONE IMPORTANTISSIMA» «Occasione importantissima e lo dico da persona del sud che è dovuta andare al Nord, come tanti altri per poter lavorare. Avevo tanti sogni, anche restare in Sicilia per lavorare. Presentiamo un Piano che serve anche ad evitare che uno studente sia costretto ad andare via dalla propria terra». Lo ha detto il ministro per l’Istruzione Lucia Azzolina intervenendo a Gioia Tauro nel corso della presentazione del Piano Sud 2030 insieme al premier Giuseppe Conte ed al ministro per il Sud Giuseppe Provenzano.

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