Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata da Andrea Pontedoro presidente dell’Associazione liutaria bisignanese (Alb) in merito a due comunicati stampa del sindacato Csa-Cisal pubblicati dal Corriere della Calabria:
L’Alb contrariamente a quanto scritto nei suddetti comunicati in modo superficiale ed allusivo, non è certo un’associazione spuntata dal nulla ma è associazione inserita nel registro regionale delle associazioni culturali fondazioni e degli istituti culturali, con decreto dirigenziale n. 11092 del 10.10.2018, che da anni, con passione e professionalità, porta avanti la ben nota tradizione dei liutai di Bisignano tanto da aver rappresentato la Regione Calabria in numerose fiere artigianali di settore già dal 2017 (Artigiano in Fiera e Musikmesse Francoforte). Del tutto legittima pertanto, sia sotto il profilo formale che nel merito, per l’attività svolta e la indiscussa competenza dei propri membri, è stata la richiesta avanzata dall’Alb alla Regione Calabria di usufruire a titolo gratuito di soli due locali ubicati all’interno dell’immobile di proprietà della Curia, di cui la Regione era già da lungo tempo conduttrice ed in cui aveva avuto sede la Scuola di Liuteria di Bisignano, nonché la successiva concessione all’Alb dei locali in comodato gratuito, con regolare verbale di consegna delle chiavi. E invece non si comprende davvero il motivo per il quale i suddetti solerti sindacati intervengano proprio ora, subito dopo l’approvazione con determinazione della Giunta Regionale del 21 gennaio 2020 di un accordo di programma con la Camera di Commercio di Cosenza per “il recupero e valorizzazione del patrimonio culturale artistico e formativo della scuola di liuteria di Bisignano”, per segnalare un utilizzo di quei due locali in possesso della Regione, del tutto coerente e meritorio poiché finalizzato dall’Alb alla promozione della principale tradizione di Bisignano nonché alla creazione di ricchezza e lavoro sul territorio.
Ci si chiede a questo punto quale associazione dovrebbe ottenere le “attenzioni” legittime della Regione Calabria nel settore della liuteria se non una associazione presente sul territorio da tempo ed i cui membri sono liutai formatisi alla scuola di liuteria di Bisignano, che si interessa di far conoscere anche all’estero la Calabria attraverso questa antica arte; non si comprende nemmeno perché, in un’ottica di tutela dei beni comuni, i sindacati ritengano che la soluzione sia quella di buttare il bambino con l’acqua sporca, nel tentativo mal riuscito di infangare l’operato di chi lavora con serietà, come spesso avviene nella nostra regione!
Andrea Pontedoro, presidente Associazione liutaria bisignanese
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