di Giorgio Curcio
LAMEZIA TERME Sarà rimasto deluso chi si aspettava una rivoluzione o comunque un deciso e tangibile cambio di passo rispetto al passato. Eppure i toni della campagna elettorale, blandi, mai perentori e molto spesso vaghi, avevano già offerto una prima immagine di quello che sarebbe stato il futuro di Lamezia, almeno nei primi mesi. Certo, l’elezione a sindaco di Paolo Mascaro, ottenuta peraltro con una vittoria schiacciante sebbene solo al ballottaggio contro l’avversario-amico Ruggero Pegna, ha permesso alla città di riavere un’amministrazione comunale dopo gli anni di commissariamento. Ma, archiviate le nomine della giunta e la formazione delle commissioni consiliari, la macchina amministrativa stenta ancora a ripartire. Almeno finora.
LE SOLITE PROBLEMATICHE Già perché le problematiche sono tante, alcune evidenti, altre meno e dietro le rassicurazioni del primo cittadino si nascondono meccanismi, vicissitudini e discussioni difficili da digerire del tutto. E mentre cittadini e avversari politici si ritrovano a discutere ciclicamente delle stesse problematiche (vedi rifiuti, gestione del lungomare, strade e illuminazione nei quartieri periferici e gestione delle strutture sportive e culturali) il sindaco Paolo Mascaro è alle prese, invece, con una situazione ben più complessa legata, di fatto, alla mancanza numerica e sostanziale di personale che, dagli uffici, sia in grado si muovere tutti gli ingranaggi.
MANCANZA DI PERSONALE E tra “quota 100” e pensionamenti anticipati, la pianta organica dell’Ente si è notevolmente ridotta mentre per le nuove assunzioni del personale bisognerà attendere almeno il prossimo mese di maggio. Due, allo stato attuale, le figure dirigenziali rimaste e, mentre altre 40 figure professionali andranno in pensione, toccherà ai pochissimi dipendenti rimasti sostenere il peso della gestione del comune lametino. Intanto, proprio per oggi, è stato convocato un nuovo consiglio comunale, il secondo dopo la rielezione di Mascaro. 27 i punti all’ordine del giorno: spazio alle linee programmatiche, il nuovo regolamento dell’archivio storico e il ritorno a bene non di rilevanza economica del Teatro Grandinetti.
MASCARO OTTIMISTA «La macchina amministrativa – ha detto al Corriere della Calabria il sindaco di Lamezia Paolo Mascaro – è sicuramente molto rallentata da un dato oggettivo ovvero l’assenza assoluta di personale. Ma il consiglio comunale di oggi mostra che noi stiamo volando e lo dimostrano anche i punti in programma. In realtà stiamo lavorando tanto, e stiamo cercando di fare un miracolo ovvero l’approvazione di Dup e bilancio provvisionale in termini che non erano stati rispettati neanche quando c’erano cento dipendenti in più. Noi siamo soddisfattissimi di quello che stiamo facendo – ha detto ancora Mascaro – e contiamo entro mesi di dare lo sblocco alle assunzioni che credo sia la chiave di volta per far decollare la città».
«Dico ai cittadini – continua Mascaro – che vi saranno ancora alcuni mesi in cui non si potrà avere l’efficienza di una macchina amministrativa perché è in inumano con il personale che abbiamo attualmente. Di sicuro da qui a poco quella luce che si fende in fondo al tunnel splenderà in pieno sulla città di Lamezia». (redazione@corrierecal.it)
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