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Terremoto, il panico corre via Whatsapp. E la Prociv segnala le "bufale"
Il dipartimento regionale costretto a ribadire l’ovvio in una nota. «Il sisma non può essere previsto. Chi diffonde notizie allarmanti è perseguibile penalmente»
Pubblicato il: 25/02/2020 – 13:58
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CATANZARO «In queste ore si stanno diffondendo notizie – anche mediante WhatsApp audio- su possibili scosse di assestamento molto forti che potrebbero interessare la provincia di Cosenza, dove, nella giornata di ieri, si è verificato un evento sismico importante di magnitudo 4.4». La Protezione civile è “costretta” a comunicare su Facebook – tanto per chiarire il livello di panico generato dalle comunicazioni senza controllo e dalla difficoltà di divulgare notizie in maniera corretta – ciò che è ovvio. «Si ribadisce – si legge – per l’ennesima volta che il terremoto non può essere previsto e che ogni informativa di carattere diverso è totalmente priva di fondamento. La nostra Regione ha una pericolosità sismica elevatissima e la storia ci insegna che i terremoti possono verificarsi ed avere anche effetti rilevanti. Di fronte a questo rischio occorre tenere sempre ben presenti i comportamenti da adottare prima, durante e dopo l’evento, in funzione di una indispensabile prevenzione. Si vuole ricordare infine che chiunque diffonde notizie che possono provocare allarme tra i cittadini, è perseguibile penalmente».
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